I Reds vincono agilmente la sfida insidiosa contro il Brighton di Potter, che all’andata aveva imposto il pari ad Anfield.
Proprio da Anfield, di buon mattino, si sono radunati diversi gruppi di tifosi per partire alla volta della città del sud dell’Inghilterra; tra loro c’era anche il sottoscritto, che non poteva perdere la rara occasione di avere un biglietto away a buon prezzo.
Ma torniamo al calcio giocato: Klopp schiera un 11 titolare super collaudato, con: Alisson,; Alexander-Arnold, Van Dijk, Matip, Robertson; Henderson, Fabinho, Keïta, Salah, Díaz, Mané.
PRIMO TEMPO
Il primo tempo si gioca con ritmi non elevatissimi, e il primo pericolo lo porta il Brighton, con un tiro di poco a lato di Maupay. Un fuoco di paglia per il Brighton, che ha sofferto tanto il gioco dei Reds, con i 3 davanti sugli scudi – specialmente Luis Díaz – e le ali che macinano chilometri su chilometri. Il goal arriva al 1’°: Matip cerca l’imbucata per Díaz, anticipo di testa sull’uscita scellerata del portiere. Palla in rete, ma non si esulta nessuno nè in campo nè sugli spalti: l’impatto è violento e c’è tanta apprensione per il gioiello colombiano.
Fortunatamente, Luis si rialza e continua la sua sontuosa partita, tanto da ricevere il premio di migliore in campo. Dopo il gol, nella prima frazione il Liverpool cerca il raddoppio senza tanta precisione, così si va a riposo avanti di uno.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo inizia con un altro atteggiamento sia in campo che sugli spalti: trascinati da una travelling Kop risvegliata dall’intervallo, i Reds spingono e si fanno pericolosi in più occasioni con Salah e, ovviamente, Díaz. Sul proseguo di una grande azione avviata da quest’ultimo, un tiro di Naby Keïta viene fermato col braccio largo: rigore, Mo sul dischetto, 2-0. E pazienza se le voci sul contratto non sono quelle che si vogliono sentire, fin quando Salah segna con la maglia rossa, i tifosi non potranno fare altro che cantare il suo nome a piena voce.
Da lì, in campo i Reds continuano a sfiorare il terzo gol, rischiando di subire il ritorno del Brighton solo sul finale (bella parata di Alisson).
Nel mentre, sugli spalti si canta senza sosta: tanti cori storici contro il prossimo avversario di FA Cup, il Nottingham Forest, ma soprattutto il nuovo coro di Luis Díaz che prende piede. Le lyrics sono:
Oh Luis Díaz
Oh Luis Díaz
We signed the lad from FC Porto
When he scores he dances with Diogo
He plays with Salah, Mané and Firmino
Oh Luis Díaz send us fucking loco
Ci sarà ancora da divertirsi per il resto della stagione.
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