Wembley si veste di tutta la sua magnificenza per accogliere la finale della manifestazione più antica e colma di tradizione di tutto il mondo calcistico: la FA Cup. Anche questa volta sono Liverpool e Chelsea a contendersi il trofeo, esattamente come successo non molto tempo fa in Carabao Cup, dove i ragazzi di Klopp hanno trovato la loro prima gioia stagionale. Il rosso e il blu si ritrovano faccia a faccia ancora una volta, in un secondo atto dai toni epici e caratterizzato dallo spessore che contraddistingue il calcio inglese.
Il Liverpool parte forte, spostando la palla velocemente attraverso scambi rapidi e imbucate fulminee, in modo da cogliere di sorpresa la rocciosa difesa di Tuchel. I Reds cercano con frequenza di affettare il campo con delle taglienti verticalizzazioni, volte a innescare i movimenti degli attaccanti alle spalle della difesa avversaria. Nei primi minuti è Luis Diaz a sfiorare la rete in un paio di occasioni, ma il Chelsea non si lascia intimorire, e nel corso del primo tempo va vicinissimo al vantaggio in ben due occasioni: prima con Pulisic, che calcia a lato da pochi passi, poi con Marcos Alonso, dove Alisson compie un grande intervento in uscita.
Nella ripresa gli uomini di Tuchel partono aggressivi e determinati, mettendo sotto pressione i Reds nei primi dieci minuti. Marcos Alonso è in grande serata, e dopo aver sfiorato il palo a inizio tempo colpisce anche una traversa, direttamente da calcio di punizione. Il Liverpool si scrolla di dosso il torpore e comincia, di minuto in minuto, a prendere in mano la partita, squillando al vantaggio ancora con Luis Diaz. Al minuto 60’ è Diogo Jota a divorarsi il possibile vantaggio, un diagonale che si spegne di pochissimo a lato. Il colombiano ex Porto è incontenibile, e prima della fine del match va vicino al gol in almeno tre occasioni, ma il pallone ha deciso di non entrare. L’occasione più importante arriva però negli ultimi istanti della ripresa con Robertson, che colpisce il palo da pochissimi centimetri. I tempi supplementari si concludono con il punteggio di 0-0, nonostante le tante occasioni da una parte e dall’altra.
Il match trova il suo esito ai calci di rigore, dove risulta decisivo l’errore di Mason Mount, arrivato dopo una lunga serie di tiri dal dischetto. A realizzare il penalty trionfale è Kostas Tsimikas, che calcia con chirurgica precisione all’angolino (tenendo fuori la lingua alla Michael Jordan) e fa esplodere in festa gli spalti di Wembley. Il Liverpool si porta a casa l’ottava FA Cup della sua storia, la prima dell’impero Klopp, e conquista il secondo trofeo stagionale, in attesa della finale di Champions League e degli ultimi decisivi scontri in Premier.
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