Walk on

Quando tutto sembra non poter andare peggio e quando il meglio forse nemmeno te lo ricordi più, devi solo constatare che il Liverpool ti permette di sognare e di confondere la realtà coi medesimi sogni, nel bene e nel male. A dire il vero, il momento si presenta come un’immagine logora e impolverata di una squadra spenta, sazia, demotivata e a corto di quei minimi stimoli che eravamo i più bravi a trovare. Ma è davvero solo un brutto sogno?

Dopo la vittoria sui Rangers in Champions League, dopo il cambio di modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1 e dopo qualche spiraglio di luce tattico e mentale, l’Arsenal dell’ex evertonian Arteta ci fa tornare coi piedi per terra, anzi, sotto terra.  A Klopp la scelta di decidere di riproporre, giustamente, lo stesso 11 del turno europeo, vincente, propositivo, poco collaudato ma molto più pratico rispetto alle altre uscite stagionali, nelle quali il Liverpool è sembrato troppo prevedibile e senza idee.

PRIMO TEMPO

L’Arsenal però ci mette pochi secondi a portarsi in vantaggio, lo ricordiamo, da prima in classifica e vogliosa di confermarsi in un campionato che non vince da ormai due decenni. L’indemoniato Martinelli buca una difesa del Liverpool ancora una volta sorpresa e porta avanti i Gunners (da verificare la posizione di Saka in partenza, che a seguito di alcune notizie abbastanza clamorose venute fuori questo pomeriggio, pare non sia stato valutato correttamente nel famigerato tiro di linee del VAR).

I Reds prendono in mano il pallino del gioco e reagiscono, grazie al ritorno al gol di Darwin Núñez, dopo un bel lancio di Alexander-Arnold e un ottimo assist di Díaz.

Un goal che Darwin meritava per l’impegno che ci sta mettedno

Ma ancora una volta incombe un’ingenuità clamorosa da parte dei nostri ragazzi, che al 48’ subiscono un ingiustificabile contropiede su punizione in attacco e concedono a Saka di portare a casa il 2-1 all’intervallo. Primo tempo che si chiude con un’altra brutta tegola infermieristica: Alexander-Arnold deve lasciare il campo a seguito di un contrasto con Martinelli.

SECONDO TEMPO

Il Liverpool scende in campo nuovamente impreparato e rischia in diverse occasioni di subire il 3-1. Invece, è ancora Firmino a tirarci fuori dai guai. Il brasiliano sfrutta un bel filtrante di Jota e insacca la rete del 2-2, il secondo pareggio della partita che sembra chiamare l’Arsenal alla trincea e alla difesa del punticino.

Bobby sta diventando una certezza in un mare di dubbi questa stagione

Ma non è così che andrà, ovviamente. Luis Díaz si becca intanto un brutto infortunio, che lo terrà fuori fino al 2023 e il Liverpool torna a faticare fino a che, come fosse un copione conosciuto, Thiago commette fallo in area e regala il rigore che dona a Saka la sua doppietta ed il terzo vantaggio all’Arsenal, che a questo punto si porta a casa il bottino pieno.


Giunge all’epilogo dunque un’altra disfatta per il Liverpool, una sconfitta che brucia, che rode e che non può essere dimenticata presto, se non ci chiamassimo Liverpool. Ecco, siamo il Liverpool, ricordate la questione dei sogni? Si sogna dormendo, e noi tifosi vogliamo tornare a dormire sognando di vincere, fino a che arriverà il momento di svegliarsi e la realtà, beh quella non dovrà aver bisogno di pizzicotti.

“…though your dreams be tossed and blown, walk on!”
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3 risposte a “Walk on”

  1. Avatar Fabrizio Speciale
  2. Avatar Elvio
  3. Avatar Claudio Boffa Tarlatta

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