I Reds si rituffano in campionato e al Selhurst Park pareggiano contro il Crystal Palace, altra squadra convalescente che non ha ancora mai vinto nel 2023, in cui ha collezionato 4 pareggi e 4 sconfitte. La squadra di Vieira sembra abbastanza tranquilla al 12° posto ma deve assolutamente ritrovare la vittoria per non essere risucchiata nelle zone basse della classifica e rischiare di lottare
per non retrocedere.
Klopp si presenta nel sud di Londra senza Núñez, assente per il
riacutizzarsi del problema alla spalla, che si accomoda in infermeria con Arthur, Ramsay, Konaté, Gomez, Díaz e Thiago.
Vieira deve fare a meno della stella della squadra Zaha, ma per il resto ha quasi tutti a disposizione: Guaita; Clyne, Andersen, Guéhi, Mitchell; Lokonga, Doucouré; Olise, Ayew, Schlupp; Mateta. Sono questi gli uomini scelti dal francese nel suo 4-2-3-1.
PRIMO TEMPO
Atmosfera come al solito molto calda al Selhurst Park con, ovviamente, il tutto esaurito sugli spalti. Inizio del match tutto di marca Liverpool che al decimo minuto ci prova con Salah, che però non trova la porta. Reds in controllo della partita, ma l’orrore difensivo è sempre dietro l’angolo e infatti al 13° Alexander-Arnold regala palla a Mateta che viene fermato da Alisson, provvidenziale in uscita.
Si salva il Liverpool che domina il possesso palla senza però trovare nessuna giocata illuminante in avanti. Al 18°, dopo una bella sgroppata sulla sinistra di Robertson, Jota raccoglie il pallone respinto dalla difesa al limite dell’aria e con un gran destro al volo impegna Guaita che riesce anche a bloccare. Quattro minuti dopo, su situazione di palla inattiva, Jota colpisce il palo esterno nel tentativo di mettere in rete un pallone che si stava perdendo sul fondo dopo una mischia aerea vinta da Matip: angolo di tiro impossibile e palla fuori.
Al 24° è il Palace ad avere una grande occasione da un calcio di punizione: il cross di Olise pesca Guéhi che sfiora di pochissimo il palo alla destra di Alisson. Al 29° c’è un’ottima possibilità per il Liverpool: fallo di Clyne proprio al limite dell’area e punizione che Alexander-Arnold sembra aver indirizzato perfettamente verso la porta avversaria, ma il pallone viene respinto da Henderson. Incredibile.
I Reds cercano di aumentare la pressione, ma ogni volta che il pallone va verso la difesa del Liverpool, i giocatori di Klopp sembrano andare nel panico, anche quando non sono nemmeno pressati. E così il Palace cresce in fiducia, percependo le difficoltà dell’avversario, e prova più volte a bussare alla porta di Alisson. Al 41° però è Salah a involarsi in contropiede ma il suo tiro a giro a rientrare, una volta micidiale, si spegne mogio mogio tra le mani di Guaita.
Dalla parte opposta ancora Alexander-Arnold, che sembra il protagonista del film “Space Jam” in cui alcuni fenomeni del basket NBA venivano privati del loro talento da dei simpatici alieni, regala di nuovo il pallone al Palace, ma Mateta, fortunatamente, spreca di fronte ad Alisson scheggiando la traversa. Poi è Matip a inciampare sul pallone, Alisson se ne accorge e spazza prima dell’arrivo di Schlupp. Finisce così il primo tempo.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre senza Keïta, autore di una prestazione ai limiti della decenza, al suo posto entra Elliott, che ce la mette tutta a far peggio del guineano sbagliando praticamente ogni passaggio effettuato. I Reds cercano però di partire con più ritmo e al 49°, dopo un rimpallo, Salah trova il pallone e stavolta il suo tiro a giro è (quasi) perfetto, perché batte Guaita ma si stampa sulla traversa. 14° legno colpito dal Liverpool quest’anno, più di tutti in Premier.
Al 53° il tiro-cross di Alexander-Arnold è deviato in angolo da Guaita, i Reds cercano di tenere all’angolo il Palace che ora fa più fatica a difendere. Ma questa pressione dura poco e non produce effetti, e il Palace cerca di far male in contropiede dove trova a contrastarli sempre una difesa in grandissima difficoltà, mentale e fisica. Ma la poca qualità offensiva dei padroni di casa fa sì che grosse occasioni non ne arrivano.
I due manager allora cercano di mischiare un po’ le carte con gli ingressi di Eze e Édouard per il Palace (fuori Schlupp e Mateta) e di Firmino e Fabinho per il Liverpool (fuori Jota e Alexander-Arnold). È il 73° e i Reds tornano a tenere palla ma senza creare nessun pericolo, con il Palace quasi tranquillo in fase difensiva. Al minuto 81, dopo un break a centrocampo di Elliott, Salah lancia in profondità Gakpo, sparito dal campo dopo un buon inizio, ma il suo tentativo con il tocco sotto per evitare l’ottima uscita bassa di Guaita si spegne sul fondo.
Klopp, a sei minuti dalla fine, decide di togliere proprio l’olandese per inserire Bajcetic. Cambio che dà la sensazione che in fondo nemmeno l’allenatore tedesco creda nella vittoria. E questa sensazione diventa realtà in campo, perché da quel momento in poi c’è solo il Crystal Palace in campo che però, a parte qualche momento di confusione in area Liverpool, non ha la qualità né le idee per trovare il goal vittoria.
Si chiude così un match obbiettivamente brutto, con un punto che fa morale per le Eagles, e che sa di ennesima giornata da dimenticare per il Liverpool.
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