Tra sofferenza e successo

In un affascinante match che sa di classica del calcio inglese, il Liverpool prosegue la sua rincorsa alla Champions League trovando il successo contro il Nottingham Forest di Steve Cooper.

Jürgen Klopp ripropone infatti la formazione che aveva trovato il successo nella gara precedente contro il Leeds United e viene ripagato dal risultato.

PRIMO TEMPO

Il primo tempo non è tra i più emozionanti, il Liverpool tenta la fortuna dalla distanza già al quinto minuto quando è l’olandese Cody Gakpo a provare ad impensierire Navas ma senza successo.

I Reds nella prima frazione attaccano decisamente più dei loro avversari guadagnando anche vari calci piazzati tra angoli e punizioni sui quali non riescono però a capitalizzare, le occasioni più importanti arrivano proprio sullo sviluppo di uno di questi calci piazzati quando al ventisettesimo minuto di gioco ad un colpo di testa di van Dijk risponde il guanto di Keylor Navas, pochi minuti dopo il portiere originario della Costa Rica viene battuto da Gakpo ma il tentativo al volo dell’olandese viene respinto sulla linea da Neco Williams quando l’estremo difensore del Forest non poteva più nulla. 

SECONDO TEMPO

Pochi minuti dopo l’inizio della seconda frazione proprio su un corner il centravanti portoghese Diogo Jota trova la rete del vantaggio prolungando di testa il pallone che Fabinho aveva indirizzato verso di lui un istante prima.

He’s a lad from Portugal…

Dopo pochi giri di lancetta però Andy Robertson sugli sviluppi di un contropiede lascia colpevolmente libero l’ex della partita Neco Williams che scarica in rete il pallone aiutato in gran parte da una deviazione dello stesso terzino scozzese che mette fuori causa Alisson.

La squadra ospite ha però serie difficoltà nel mantenere la situazione in parità e al minuto cinquantacinque finisce per perdersi nuovamente il numero venti nativo di Porto che addomestica il pallone scodellato in area da Trent Alexander-Arnold con due tocchi e lo recapita in rete con il terzo.

Goal da fuoriclasse di Jota, con 4 reti nelle ultime 2 gare

Successivamente I Reds rischiano anche il doppio vantaggio quando l’attaccante che poco prima aveva fatto registrare una doppietta sotto la Kop prolunga di testa un lancio lungo, il numero uno del Forest fa però buona guardia e salva i suoi.

La squadra di Nottingham non si perde però d’animo e continua a fare soffrire i padroni di casa con le sue rimesse laterali lunghe, proprio in seguito ad una di queste Morgan  Gibbs-White rimasto solo al centro dell’area colpisce al volo e trova nuovamente due deviazioni favorevoli ed il pareggio.

I tifosi del Liverpool non hanno nemmeno il tempo per esprimere la loro frustrazione causata dalle disattenzioni difensive della loro squadra che la difesa degli ospiti commette la più grave delle leggerezze, ad essere lasciato libero di colpire a centro area stavolta è infatti quello che da anni si è dimostrato il più letale degli uomini di Klopp: l’egiziano Mo Salah arriva infatti sul pallone in spaccata e con l’aiuto del palo trova il terzo vantaggio rosso di giornata che questa volta è destinato a durare fino alla fine.

Goal numero 183, superato un tale Steven Gerrard

Gli uomini di Steve Cooper continuano però a spingere e attaccano con crescente fervore insistendo soprattutto con le loro già citate rimesse laterali lunghe le quali finiscono per causare più di un brivido ai tifosi della formazione del Merseyside, tra rovesciate alte di poco e pallonetti che si spengono prima sulla traversa e poi sul fondo Alisson non si sarà sicuramente sentito al sicuro ma alla fine quello che conta sono i tre punti. 

Al novantaseiesimo minuto Michael Oliver fischia infatti tre volte consegnando il secondo successo consecutivo alla formazione di casa.


Il Liverpool ora è atteso a Londra per un match in casa degli Hammers, il West Ham, determinati ad impedirgli di bissare il successo dell’andata cosa che invece sarebbe importantissimo fare per mantenere vivo il sogno Champions çeague sfruttando anche i tanti giocatori tornati a disposizione del tecnico tedesco in tempi recenti come Luis Díaz e Thiago.

«
»

Una risposta a “Tra sofferenza e successo”

  1. Avatar Armando Todino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *