🏆 CARABAO CUP WINNERS 🏆
L’ottava meraviglia di Klopp
A Wembley è andata in scena la finale della Coppa di Lega, perchè così amo continuare a chiamarla. I Reds vincono con un goal, al minuto 118, della loro più anziana guida, Virgil van Dijk, che ci ha portato la decima coppa e soprattutto l’ottava meraviglia di Klopp.
Il Liverpool è arrivato a questa gara falcidiato dagli infortuni, costretto ad affidarsi a tanti giovani. Molti pensieri ci sono passati per la testa, perché tanti assenti non si possono concedere a nessun avversario, ma i ragazzi hanno scritto una pagina epica e commovente, con il manager tedesco che ha schierato la seguente formazione:
PRIMO TEMPO
Dopo i primi minuti di studio, la prima occasione è sui piedi di Díaz che impegna severamente il portiere. Passano, però, sei minuti ed è il Chelsea che va vicinissimo al vantaggio: Caicedo serve Gallagher sulla destra, palla in mezzo per Sterling che non riesce a coordinarsi, ma un rimpallo fa finire la sfera sul piede di Palmer, che tira a colpo sicuro da pochi passi costringendo Kelleher ad un autentico miracolo.
Purtroppo, al minuto 24, Caicedo, con un intervento assassino, mette fuori causa Gravenberch, che è costretto ad uscire in barella, lasciando il posto a Gomez. Arbitro e VAR non intervenuti.
Al minuto 32 è ancora il Chelsea a metterci paura con Sterling che riceve palla ancora dalla destra e insacca. Per fortuna interviene il VAR a salvarci. Il fuorigioco è davvero millimetrico. Le ultime due occasioni però sono nostre: prima Gakpo centra il palo con un bel colpo di testa, unico lampo della sua opaca prestazione, poi Bradley, dopo alcuni rimpalli centra un giocatore avversario da pochi metri. Con queste due grandi occasioni si chiude il primo tempo. I nostri hanno tenuto testa al Chelsea e forse meritavano qualcosina in più.
SECONDO TEMPO
Inizia la ripresa e dopo soli 6 minuti Fernández, ben servito in area, invece di servire il compagno libero, tenta un colpo di tacco improbabile e ci grazia. Al minuto 59 si scuotono i Reds e da una punizione di Robertson arriva lo stacco imperioso di Virgil che segna, ma purtroppo il VAR, killer di ogni gioia, annulla.
Qui si spegne la luce e inizia il dominio del Chelsea, che sembra anche fisicamente superiore e inizia a metterci alle corde e a collezionare occasioni. Prima Disasi, a un passo dalla porta, colpisce la palla inspiegabilmente con la coscia, poi al minuto 75 Gallagher colpisce un palo clamoroso. Gli ultimi minuti sono un vero incubo: Gallagher prima costringe Kelleher ad un altro miracolo, poi dopo 30 secondi sbaglia da pochi metri.
Ultimo brivido al minuto 92, quando una serie di rimpalli fa finire, non sappiamo come, la palla tra le mani di Kelleher. Il fischio finale è una liberazione.
TEMPI SUPPLEMENTARI
Si va ai supplementari, dove un Liverpool che sembrava alle corde, si rianima e ricomincia a giocare alla pari. Dopo minuti di autentica battaglia con il coltello tra i denti, al minuto 115 Elliott di testa centra il palo e ci fa saltare dal divano per l’occasione sprecata che poteva darci la vittoria prima dei rigori.
Sembra che su quel palo si siano infrante le ultime, residue speranze, ma al minuto 118 accade il miracolo tanto sognato: corner per i nostri, Elliott si accinge a batterlo incitando i tifosi ad alzare il volume, come se sentisse che quel momento è solenne. Il nostro Harvey piazza il pallone sul corner e il mio amico Marco mi dice: “ora ci vorrebbe la testata di Virgil”. E così sia! La testata di Virgil arriva come una sentenza e insacca alle spalle del portiere un goal che ci fa letteralmente impazzire di gioia.
Resto quasi senza voce e non riesco più a sedermi, perchè non è ancora finita. L’arbitro concede tre interminabili minuti di recupero, ma i ragazzi lottano e tengono duro fino al fischio finale.
Una gioia immensa per noi e per questi giovani che sono stati commoventi: Bradley, Elliott, Clark, McConnell, Danns, Quansah e soprattutto “Mister Carabao”, Kelleher, ancora più eroico di due anni fa.
Alziamo al cielo di Wembley la decima coppa di Lega ed esultiamo per l’ottavo trofeo di Klopp, quello che resterà nella storia come la coppa dei ragazzini, dei nostri meravigliosi giovani.
Adesso piedi per terra, perché il calendario è fitto di impegni e altre gioie si profilano all’orizzonte. Grazie ragazzi.
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