Il Liverpool con tutta probabilità chiude la pratica ottavi di Europa League all’andata, asfaltando per 1-5 i padroni di casa dello Sparta Praga.
A Praga si può andare per una miriade di motivi e, al centro di tutto, c’è spesso il divertimento. Al netto di becere battutine, lo si può trovare in ogni angolo della città. Per tanti la capitale ceca rappresenta un bel ricordo. Nel calcio è un attimo passare dalla gioia al dolore e il Liverpool affrontava la trasferta con la speranza di riportare in Inghilterra una cartolina positiva. Per farcela, Jürgen Klopp ha schierato il miglior undici possibile e probabilmente il più competitivo da mesi a questa parte:
PRIMO TEMPO
Da subito la squadra ha voluto imporsi e grazie al pressing, al sesto, la partita si è sbloccata: ottima pressione, ingenuità dello Sparta Praga e rigore trasformato con calma olimpica da Mac Allister.

La squadra di casa ci ha provato, ma ancora una volta, per l’ennesima volta, Kelleher ha dimostrato di non essere solo un secondo portiere. Bene – e un po’ fortunati – dietro, fantastici davanti: Núñez ha infatti messo a referto il millesimo goal della gestione Klopp con un tiro a giro. L’uruguaiano si è ripetuto a ridosso della pausa con un gesto ancor più bello, utile per migliorare le sue statistiche ma pure per mostrare che il ragazzo ha qualità da vendere.


SECONDO TEMPO
Dopo una bevanda calda dal 46′ è entrato Bradley e il suo inizio è stato da incubo: nemmeno quaranta secondi e ha infilato il povero Kelleher con autogol da Gialappa’s. Poco male, perché davanti bastava accelerare un attimo per andare a segno. Ecco il goal di Díaz e sul finire quello del rientrante Szoboszlai.


Chi torna e chi esce
Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno, vuoi per la qualificazione ormai in tasca, vuoi per i rientri di Salah e Szoboszlai. Preoccupa invece l’infortunio patito da Konaté, che ha lasciato il campo dopo aver sentito un dolorino alla gamba. Serviva vincere e farlo senza andare più di tanto in fatica. Il Liverpool ha centrato l’obiettivo, così da preparare al meglio la sfida di domenica contro il Manchester City. Lì servirà di più, li servirà la prova perfetta. Lì servirà il Liverpool – e Anfield – con il vestito della festa.
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