Il Liverpool conquista la testa della classifica grazie ad un’importante vittoria contro il Wolverhampton, imponendosi 2-1 in quella che si è rivelata essere un’insidiosissima trasferta, come spesso accade dalle parti del Black Country.
Allo stadio Molineux uno dei primi a vedere l’installazione di un impianto di illuminazione nei primi anni ‘50, i Reds si schierano con la formazione tipo che vede inoltre il ritorno tra i pali Alisson dopo due turni di assenza a causa di un lieve infortunio.
Questi, dunque, gli undici schierati da Slot:
PRIMO TEMPO
Il match si avvia sin da subito con ritmi alti e buona intensità da parte dei Wolves che sembrano poter mettere in difficoltà i Reds, costretti a rimanere sulla difensiva durante i primi minuti della gara. Nonostante la forte spinta iniziale dei padroni di casa, la squadra di Arne Slot dimostra però di poter reggere con solidità, mostrando una concretezza che ha poi caratterizzato l’intera partita.
Dopo i primi 40 minuti spezzettati e conditi da ben tre ammonizioni (Alexander-Arnold al 6’, André al 30’ e Diogo Jota al 35’), al 40’ il primo squillo del Liverpool: grande filtrante di Van Dijk che serve il taglio di Robertson alle spalle della difesa avversaria; lo scozzese serve poi di prima intenzione un delizioso assist verso il cuore dell’area di rigore dove Szoboszlai si inserisce bene e colpisce al volo da distanza ravvicinata ma si vede negata la gioia del goal da un incredibile salvataggio di Johnstone, che di puro istinto riesce a intercettare il tiro e devia in calcio d’angolo.
Al 47’, nel secondo dei quattro minuti di recupero, una bella iniziativa di Diogo Jota che si allarga sulla sinistra si conclude con un grande cross di mancino verso l’area di rigore dove Konaté, rimasto in avanti in seguito ad un precedente calcio d’angolo, salta più in alto di tutti e trova il primo goal in Premier League con la maglia dei Reds, regalando un fondamentale vantaggio alla squadra di Slot poco prima dell’intervallo.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre con una buona fase di palleggio del Liverpool che sembra voler limitare il possesso dei padroni di casa per controllare meglio l’avvio del secondo tempo ed evitare l’impeto dimostrato dai padroni di casa all’inizio della prima frazione di gioco.
Al 49’, un’amnesia di Lemina in fase di impostazione regala a Salah il pallone del 2-0 ma l’egiziano non riesce a centrare la porta, lasciata sguarnita dal portiere dei Wolves preso in controtempo.
Al 52’ il primo cambio della partita: fuori Bellegarde e dentro Borges per i Wolves; un cambio offensivo che sembra già pagare poco dopo quando lo stesso Borges prende parte all’azione del pareggio: palla filtrante per Strand Larsen che viene prontamente chiuso da Robertson che fa rimbalzare il pallone sull’attaccante norvegese con la palla che, controllata da Konaté, si dirige verso la linea di fondo. Il difensore francese però, forse anche a causa di un’incomprensione con Alisson, non è deciso nel difendere il pallone e la sua esitazione permette a Strand Larsen di approfittarne: dalla linea di fondo, riesce a rimettere il pallone verso il centro dell’area dove, con una serie di rimpalli fortuiti, finisce nella disponibilità di Aït-Nouri che da due passi insacca la palla in rete e pareggia i conti per i padroni di casa: è 1-1.
Un grave errore difensivo che riapre la partita, dopo un buon avvio di ripresa da parte dei Reds. Pochi minuti dopo però, al 59’, una buona giocata di Luis Díaz che allarga a destra su Alexander-Arnold permette al terzino di pennellare un fantastico cross di mancino sulla testa di Diogo Jota che viene però ingenuamente atterrato da Semedo: è calcio di rigore. Dal dischetto, un deciso e glaciale Salah, seppur non particolarmente in luce fino a quel momento, spiazza il portiere e riporta i Reds in vantaggio al minuto 61.
Nell’ultima mezz’ora, le due squadre si affrontano a viso aperto con diverse occasioni da entrambe le parti anche grazie a diversi cambi effettuati dai due allenatori (Hee-chan per Strand Larsen al 68’, Doyle per Santiago Bueno al 77’. Gakpo per Díaz e Jones per Szoboszlai al 73’).
I Reds, che non riescono a trovare il goal che avrebbe potuto chiudere la gara, si trovano a dover subire alcune iniziative dei padroni di casa, come quella di Borges che al minuto 71’ riceve un filtrante di Cunha e punta la porta, rientrando sul destro e calciando; per salvare il Liverpool serve un enorme intervento difensivo di Konaté che si fa perdonare l’amnesia di avvio ripresa che ha portato al goal dei Wolves. Al minuto 89’ infine, Robertson lascia il posto a Gomez in seguito ad un brutto colpo subito alla caviglia.
I Reds trovano quindi la quinta vittoria in sei partite e con una testata di un Konaté in chiaro-scuro e un rigore di Salah si portano in testa alla classifica con 15 punti. Una trasferta, come detto, estremamente complicata contro una squadra che, nonostante resti a digiuno di vittorie in questo campionato, si è dimostrata estremamente ostica e difficile da affrontare.
I ragazzi di Slot hanno dimostrato solidità concretezza e maturità nella gestione di una gara a tratti complicata, qualità fondamentali che vanno ad aggiungersi a quanto di buono già dimostrato nelle prime uscite stagionali e che saranno fondamentali per il proseguo della stagione e per prepararsi alle sfide future con rinnovata fiducia.
Il prossimo appuntamento è Mercoledì 2 Ottobre alle 21.00, quando Anfield tornerà finalmente a ospitare la Champions League dopo un anno di assenza. I Reds ritroveranno un’altra squadra italiana, il Bologna, per il secondo turno della massima competizione europea.
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