Il Liverpool affronta subito il Newcastle ad Anfield domani sera, per questo turno infrasettimanale di Premier League.
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Nel weekend il Liverpool finalmente si godrà un po’ di fisiologico riposo, per poi prepararsi a disputare il match di andata di Champions League, ma la gara contro i Geordies presenta almeno complicazioni doppie.
Anzitutto partiamo dalla prima complicazione: il valore dell’avversario. Il Newcastle infatti si è rigenerato bene, davvero alla grande in questa stagione, sotto la guida stabile del manager Eddie Howe. I Magpies hanno guadagnato tantissimo in autostima e solidità tattica. In più, alcuni giocatori in organico, in particolare il centrocampista brasiliano Bruno Guimarães e l’ala sinistra Anthony Gordon, questo’ultimo scouser, sono migliorati moltissimo, sia a livello individuale che tecnico, e rappresentano oggi una minaccia costante da tenere sotto osservazione, da parte di qualunque avversario. Per non parlare della stella Alexander Isak, attaccante di talento cristallino.
Da sottolineare è anche la forza fisica del Newcastle, in tutti i reparti, che ne fa uno di quei classici avversari super rognosi per “caratteristiche”, che ovviamente il Liverpool può sì sconfiggere, ma solo giocando al suo livello tecnico e di attenzione più alto.
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La forma recente del Newcastle non è strepitosa, con 3 sconfitte e 2 vittorie nelle ultime 5 partite di Premier League, ma i Geordies hanno reagito bene alla serie negativa, con una bella vittoria interna contro il Nottingham Forest (4-3).
E adesso veniamo alla seconda complicazione, che ha un po’ il gusto del paradosso: la memorabile, ed emozionante vittoria dell’Etihad (0-2), rischia di assopire un po’ troppo il clima di Anfield, e di di indurre l’ambiente Liverpool ad immaginare da qui in poi un percorso in discesa, come una sorta di parata trionfale, tra previsioni e tabellini fantasmagorici di come, dove e quando festeggeremo il titolo.
In realtà sono tantissimi ancora gli ostacoli da saltare, e le prove da superare, a cominciare da domani sera ad Anfield contro un ostico Newcastle, ed il nostro capitano Virgil Van Dijk, é perfettamente cosciente delle tante difficoltà che dovremo ancora affrontare: ha scritto nel Matchday Programme un invito che somiglia ad un vero e proprio canto di guerra, chiamando a raccolta i supporters allo scopo di creare tutti insieme un’atmosfera orribile ad Anfield per i nostri avversari.
Al tempo stesso, serve anche mantenere la calma, come ha ripetuto Slot nelle interviste post match di Domenicaa: il cammino è ancora lungo ma questo Liverpool ha grandi valori tecnici e non deve sentirsi sotto pressione. Questi 3 punti non sono già in tasca, ma andranno conquistati con il sudore e l’impegno di tutti.
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La scelta di non impiegare attaccanti di ruolo contro il Manchester City ha significato nei fatti un turno di riposo in più per due attaccanti chiave come Diogo Jota e Cody Gakpo, i quali ora si possono considerare quasi del tutto ristabiliti a livello fisico. Considerando che come già detto il Liverpool riposerà poi nel weekend, la previsione è per una formazione iniziale estremamente completa, con una linea d’attacco rigenerata.
Nelle retrovie, è possibile una rotazione tra Robertson e Tsimikas, perché il capitano della Scozia inizia ad avere tante partite consecutive sulle gambe. Infine, sono oggetto di valutazione anche le condizioni di Szoboszlai, il quale è apparso esausto dopo le magie di Domenica. Forse potrebbe esserci qualche piccolo ritocco a centrocampo.
Sempre assenti invece Joe Gomez, che potrebbe rientrare per il finale di stagione, e Conor Bradley, che secondo Slot resterà ancora fuori per un po’ di partite.
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