Arriva in casa del Fulham la seconda sconfitta in campionato per il Liverpool che interrompe la sua incredibile striscia di imbattibilità, mai sconfitti da addirittura 26 giornate di campionato.
Sono costati cari agli uomini di Slot gli errori (orrori) difensivi del primo tempo che hanno messo in salita una gara che già si presentava difficile visti il momento un po’ di appannamento dei Reds e la qualità dei bianchi londinesi, in corsa per un posto Europeo. È una sconfitta che però non fa malissimo al Liverpool, che resta saldamente al comando della Premier League con 11 punti di vantaggio su un altalenante Arsenal con sole 7 gare alla fine del campionato.
Slot sceglie ancora Jones come terzino destro viste le assenze di Alexander-Arnold e con Bradley, tornato da poco da un lungo infortunio muscolare; Gakpo prende il posto di Díaz, per il resto la formazione resta invariata rispetto a quella del derby vinto ad Anfield tre giorni fa.
PRIMO TEMPO
Ad inizio gara il Fulham parte fortissimo con il suo pressing asfissiante e dopo 5 minuti Konaté sbaglia tutto regalando il pallone in area a Pereira. Il centrocampista ex Manchester United anticipa Kelleher ma Muniz non riesce a deviare in goal, anche grazie all’intervento in disturbo di Van Dijk.
I Reds soffrono l’aggressività iniziale degli uomini di Marco Silva, sbagliando tanti, troppi, palloni in fase d’impostazione. Ma al 14’ Mac Allister recupera palla a centrocampo e lascia sul posto Berge e continua la sua corsa indisturbato fino ai 20-25 metri mentre i difensori del Fulham sono più preoccupati a marcare Salah e Jota. L’argentino allora si mette in proprio e fa partire un destro potentissimo che si insacca poco sotto l’incrocio dei pali che non lascia scampo a Leno e porta in vantaggio il Liverpool.

Quarto goal in campionato per il numero 10 del Liverpool, sempre più decisivo per i Reds e per la sua nazionale. Dopo il goal, il Liverpool sembra più in controllo della partita, e la manovra è più fluida. Il Fulham non si scoraggia e continua incessantemente a pressare il giro palla della squadra di Slot. Al 23’ questa pressione paga: Berge serve Pereira sulla destra, il brasiliano fa partire un cross su cui sembra esserci Konaté che però, anche spinto da Muniz, non arriva sul pallone che sbatte sulla coscia di Jones e torna verso il centro dell’area. Van Dijk e Robertson sono lenti a reagire e Sessegnon li batte in velocità scagliando la palla in goal. 1-1, palla al centro. Non punita la spinta di Muniz su Konaté, ritenuta non fallosa da arbitro e VAR.
Da qui il Liverpool si scioglie: si perde il conto dei palloni persi malamente in mezzo al campo e i duelli sono tutti del Fulham. Al 32’ Robertson combina la frittata: passaggio completamente senza senso dello scozzese in orizzontale verso la propria porta, palla raccolta da Iwobi che si gira e trova il goal del 2-1 grazie anche ad una deviazione sempre di Robertson. Tutto da rifare per il Liverpool, che sembra quasi sotto shock.
Iwobi fa impazzire Jones sulla fascia in emergenza dei Reds, lo salta e prova il tiro su cui Kelleher risponde bene e devia in angolo. Ma al 37’ arriva addirittura il 3-1 per il Fulham: palla alzata a campanile su azione di calcio d’angolo che sembra innocua, ma Muniz batte in duello agevolmente un mollo e distratto Van Dijk e supera Kelleher, tutt’altro che perfetto nella parata, per il goal del 3-1.
Errore dopo errore, il Fulham ne ha approfittato e il Craven Cottage impazzisce dopo la prima frazione di gioco. Nella ripresa serve sicuramente un altro Liverpool per sperare di portare punti a casa.
SECONDO TEMPO
I Reds sembrano partire bene e dopo soli tre minuti quasi non accorciano le distanze con Jota, ben servito da Salah, che non riesce a superare Leno in uscita bassa, palla deviata in angolo. Al 55’ escono Szoboszlai e Gakpo ed entrano Elliott e Díaz. I due cambi danno freschezza al Liverpool che ora attacca con più insistenza. Al 64’ è proprio Díaz a trovare con un gran cross Salah tutto solo in area di rigore, ma il momento no dell’egiziano continua, e il suo tiro finisce abbondantemente alto da buonissima posizione.
I Reds non si danno per vinti, entrano Bradley e Núñez al posto di Konaté e Jota. Ed è proprio il terzino nord-irlandese ad imbeccare splendidamente Díaz con un bel passaggio filtrante per il goal del 3-2 del colombiano che supera Leno in scioltezza. L’inerzia della partita è tutta per il Liverpool ora.

Al 79’ Robertson si invola sulla sinistra e crossa in mezzo rasoterra; la palla arriva dall’altro lato a Elliott che non ci pensa due volte e lascia partire un gran tiro a giro che però si stampa sull’incrocio dei pali! Vicinissimi al 3-3 i Reds, rischiano al minuto 88 quando Reed in contropiede forza Kelleher a una bella parata con il suo tiro dal limite a mezz’altezza.
Ora c’è anche Chiesa in campo, il Liverpool tenta il tutto per tutto. Salah ed Elliott combinano sulla fascia, spaccando il muro difensivo del Fulham, ma il tiro del 19 inglese è debole e Leno blocca. Poi è Chiesa a provarci dal limite, ma anche il suo tiro è debole e facile da parare per Leno.
Finisce così, una partita bellissima tra Fulham e Liverpool, con la sconfitta per Slot e i suoi.
I tre goal “regalati” nel primo tempo sono davvero troppo anche per loro, e la rimonta non è riuscita. Testa ora alla prossima partita, Domenica prossima ad Anfield contro il West Ham. Mancano undici punti per la matematica vittoria del titolo, che è lì ad aspettarci.
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