Finisce 2 – 2 quella che sarebbe potuta essere la sfida decisiva per il titolo tra il Liverpool e l’Arsenal nella 36a giornata di Premier League. Invece, davanti ad un Anfield in festa per il 20o titolo conquistato due giornate fa, la squadra di Arteta, ancora senza titoli importanti nonostante i mille proclami e aspettative di Agosto, si vede costretta ad applaudire i campioni della Premier League all’uscita dello spogliatoio per il tradizionale guard of honour.
Ormai per i Reds è festa ad ogni partita mentre i Gunners, lontani 15 punti dai Campioni, devono fare punti dato che sono stati risucchiati nella lotta per un posto in Champions League.
Tutti si aspettano la reazione di Anfield per Alexander-Arnold; Slot fa partire Bradley al suo posto. La formazione:
PRIMO TEMPO
In un Anfield meravigliosamente in festa, tutto rosso, parte forte l’Arsenal che prova a dominare il gioco con il consueto, asfissiante (e noioso) possesso palla, e al quarto minuto va vicino al goal su azione di calcio da fermo: punizione di Ødegaard, Saka è l’unico giocatore rimasto in gioco sulla trappola del fuorigioco della difesa dei Reds, ma il suo piatto sinistro finisce a lato.
Dopo il piccolo spavento il Liverpool inizia a pressare con più convinzione la squadra di Arteta, e ogni volta che riconquistano palla mettono in crisi i Gunners. Salah entra in area col consueto movimento a rientrare attirando su di sé due difensori e, invece di tirare, serve Díaz tutto solo davanti a Raya, ma il colombiano centra il portiere spagnolo e l’azione sfuma.
Poi, al 20’, arriva il vantaggio del Liverpool: Gakpo si fa rimontare clamorosamente in contropiede con la palla che finisce in fallo laterale. Rimessa battuta velocissimamente dai Reds, palla a Robertson che di sinistro disegna un cross perfetto proprio per Gakpo che di testa non sbaglia e buca Raya. 1-0 e Anfield è una bolgia.

L’Arsenal accusa il colpo, i Reds volano sull’entusiasmo del pubblico, passano 90 secondi e Salah lancia Szoboszlai in profondità: l’ungherese a sua volta trova Díaz che deve solo spingere il pallone in rete. 2-0 e diciasettesimo goal stagionale per il colombiano.

Il Liverpool sembra indemoniato. Jones fa ammattire la difesa avversaria con una gran finta di corpo, il suo tiro è indirizzato vicino al palo ma Raya compie un autentico miracolo ed evita il 3-0. Autentico dominio dei campioni della Premier League, e Arsenal frastornato nonostante il possesso palla. La prima frazione si conclude sul 2-0.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa però, i Gunners entrano con tutt’altro spirito. Anche quest’anno nessun titolo, mancare la qualificazione in Champions League quando dovevi essere una candidata per la vittoria finale, sarebbe veramente troppo. E, dopo solo due minuti, accorciano le distanze: Trossard mette un bellissimo cross dalla sinistra e Martinelli, in mezzo ai distratti Konaté e Van Dijk, insacca di testa al primo vero tiro in porta della partita. Il Liverpool è un po’ sotto pressione con l’Arsenal spinto ovviamente da una motivazione diversa.
Al 65’ Konaté salva sulla linea il colpo di testa di Saliba, anche se l’arbitro fischia comunque fuorigioco. Due minuti dopo ecco che arriva il momento forse più atteso: l’ingresso di Alexander-Arnold. L’ormai ex giocatore del Liverpool viene accolto prima da cori che inneggiano a Steven Gerrard, e poi da molti e dolorosi fischi che mettono la parola fine a una bellissima storia. Un semplice ragazzo di West Derby che ha vinto tutto con il suo club, ma che ha deciso di lasciarlo così, a fine contratto. Tanti fischi, qualche applauso, finisce con l’amaro in bocca la storia di “Trent” con la squadra della sua città, nonostante il titolo appena vinto.
E nella distrazione totale, l’Arsenal trova anche il pareggio con Merino che mette in rete una palla vagante dopo il miracolo di Alisson su tiro di Ødegaard. 2-2. E, a tenere in gioco lo spagnolo è proprio Alexander-Arnold che non sale in tempo con la linea difensiva.
Entrano anche Elliott, Núñez, MacAllister e Jota e la gara svolta solo sette minuti dopo il goal del pareggio: Merino perde malamente il pallone al limite della sua area e stende Szoboszlai. Lo spagnolo, già ammonito nel primo tempo, viene quindi espulso da Taylor lasciando l’Arsenal nei guai. E chi si presenta sul punto di battuta? Alexander-Arnold, ovviamente, e ora la Kop lo applaude. È un mix di applausi, fischi, emozioni. C’è tanta gratitudine per lui, ma anche tanta tanta delusione. Il suo tiro è alto.
Il Liverpool spinge alla ricerca del goal vittoria, l’Arsenal sembra accontentarsi del pareggio. Elliott però sbaglia e regala palla a Ødegaard nella propria trequarti. Il norvegese tenta il tiro dal limite, palla di poco fuori. È il 93’! Poi Salah conquista calcio d’angolo. Ultima occasione: cross di Mac Allister, Van Dijk stacca ma Raya fa una parata irreale e salva i suoi. Robertson ribadisce in rete, ma il guardialinee segnala fuorigioco e spegne la gioia di Anfield! Dal replay, però, si vede che Robertson è tenuto in gioco dal piede di un difensore dell’Arsenal ma il goal viene comunque annullato per un fallo di Konaté su Lewis-Kelly.
Finisce così la partita, con un pirotecnico pareggio, ma non si ferma la festa del Liverpool che attende solo di ricevere la coppa nell’ultima di campionato contro il Crystal Palace.
In mezzo, la sfida di Brighton di Lunedì 19 alle 21:00. Hand it over Manchester!
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