Il Liverpool – già campione da settimane – non ritrova la via dei tre punti e chiude la propria campagna esterna con una sconfitta per 3-2 in casa del Brighton, al termine di una gara combattuta, ricca di emozioni e ribaltamenti di fronte.
Dopo la sconfitta di Londra contro il Chelsea e il pareggio casalingo con l’Arsenal, all’Amex Stadium i padroni di casa hanno saputo sfruttare al meglio gli spazi concessi da un Liverpool più leggero e sperimentale, rimontando due volte lo svantaggio e trovando il goal della vittoria nel finale. Per i Reds, una serata utile soprattutto per dare spazio a diversi giocatori meno impiegati, in vista dell’ultima gara stagionale ad Anfield contro il Crystal Palace (vincitore dell’FA Cup), quando verrà finalmente presentato il tanto ambito trofeo.
Nel giorno dell’ultima trasferta stagionale, Slot opta quindi per un undici largamente rinnovato, con numerose novità a partire dall’attacco, dove fa il proprio esordio dal primo minuto in Premier League Federico Chiesa. Questo l’undici di Slot:
PRIMO TEMPO
La partita si apre con ritmi equilibrati e una buona circolazione del pallone da parte del Liverpool, che inizia subito forte. Al 9’ i Reds passano in vantaggio grazie a Elliott, che sfrutta un inserimento perfetto in area e finalizza l’assist rasoterra di Bradley dopo una splendida giocata di prima di Salah, abile a ricevere dalle retrovie e a servire di prima intenzione il compagno nordirlandese in corsa.

Il Brighton reagisce con ordine e, dopo aver sprecato un’enorme occasione con Welbeck che di testa mette a lato da pochi passi, trova il pareggio al 32’: Ayari, servito ottimamente di prima da Gruda, si inserisce bene alle spalle dei centrali e batte Alisson in controtempo, rimettendo la gara in parità.
Nonostante il buon momento dei padroni di casa, il Liverpool non si scompone e al 45’+1 torna avanti con una giocata intelligente di Szoboszlai, che riceve corto da calcio di punizione e calcia da posizione defilata: il suo tiro-cross sorprende Verbruggen e si insacca sul secondo palo.

Si va al riposo sul 2-1 per i campioni d’Inghilterra.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre su ritmi elevati. Al 55’ Gakpo supera il connazionale Wieffer sulla fascia, entra in area e serve un assist delizioso per Salah che, solo davanti alla porta, spreca clamorosamente mettendo a lato. Al 60’ è invece il Brighton ad andare nuovamente vicino al pareggio con un’ottima azione corale tra Welbeck, Gruda ed Estupiñán: l’attaccante conclude a botta sicura, ma Alisson compie un autentico miracolo per tenere avanti i suoi.
Al 65’ arrivano i primi cambi. Per i Reds entrano Jones, Díaz e Núñez al posto di Chiesa, Gakpo e Szoboszlai. Per i padroni di casa, Mitoma subentra ad Adingra.
Al 68’ Salah riesce a concludere in mischia dentro l’area, ma Verbruggen è reattivo e devia in angolo. Un minuto più tardi, il Brighton trova il 2-2: respinta di Alisson su tiro di Welbeck, Mitoma è il più veloce a raccogliere e calcia al volo sul primo palo, battendo il portiere brasiliano.
Galvanizzati dal pareggio, i Seagulls inseriscono anche Gomez e O’Riley per Ayari e Gruda, aggiungendo freschezza e qualità offensiva. Slot risponde con Endō per Bradley, spostando il giapponese sulla fascia destra nel tentativo di limitare le incursioni del connazionale Mitoma. Nel finale entrano anche Hinshelwood e Howell per Minteh e Welbeck.
E sono proprio due neoentrati a decidere la sfida: all’85’ O’Riley pesca Hinshelwood sul secondo palo, e il giovane centrocampista batte Alisson con un preciso rasoterra che completa la rimonta. La rete viene inizialmente annullata per fuorigioco, ma il VAR conferma la posizione regolare e assegna il 3-2.
Il Liverpool si riversa in avanti nel finale, ma non riesce a riagguantare il risultato.
Un buon Liverpool, apparso però comprensibilmente a corto di motivazioni, incassa la seconda sconfitta nelle ultime tre partite (dopo la vittoria contro gli Spurs), ma senza drammi, con la testa già proiettata alla grande festa di Anfield in programma domenica 25 Maggio contro il Crystal Palace. La gara contro il Brighton ha comunque offerto spunti interessanti in vista della prossima stagione, tra cui minuti importanti per le seconde linee e il debutto da titolare in Premier League per Federico Chiesa.
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