Non senza fatica il Liverpool si impone di misura al King Power Stadium contro il Leicester City per 0-1; rendendo il ventesimo titolo della sua gloriosa storia più vicino che mai.
Al calcio d’inizio non si denotano particolari stranezze nell’undici titolare schierato da Arne Slot che si affida alla seguente formazione:
PRIMO TEMPO
La prima vera occasione della gara ha come protagonista il solito Mohamed Salah, al fuoriclasse egiziano bastano infatti meno di 3 minuti di gioco per presentarsi sotto-porta e aprire il mancino, centrando però un doppio palo a dir poco clamoroso.
I padroni di casa, ormai pressoché condannati alla seconda retrocessione in 2 anni hanno però un moto di orgoglio di cui Stephy Mavididi si fa rapidamente portavoce centrando anche lui un sonoro legno con un tiro scoccato dal limite dell’area, da lì in poi la prima frazione è un assedio rosso.
Prima Salah impatta la sfera al volo testando per la prima volta i riflessi del portiere di casa, poi Luis Díaz tenta una serie di percussioni venendo però fermato in entrambe le circostanze, sarà sempre il colombiano intorno alla mezz’ora a creare una chance per gli ospiti danzando in aria con il pallone e indirizzandolo verso la testa di Gakpo che però non riesce ad imprimergli sufficiente forza per impensierire l’estremo difensore avversario.
Di lì a poco l’ex PSV sarà uno dei protagonisti della successiva chance degli ospiti, imbeccando perfettamente Kostas Tsimikas che sarà poi in grado di spedire in area un pallone leggermente troppo teso per essere insaccato da Salah.
SECONDO TEMPO
Il primo sussulto della seconda frazione parte dal destro di Dominik Szoboszlai quando questo calcia da fuori area costringendo Hermansen a respingere in corner, il capitano della nazionale ungherese è da subito molto coinvolto nella ripresa e pochi minuti dopo è sempre lui a controllare la sfera sulla fascia destra per poi servire Gakpo che calcia a botta sicura finendo però per vedere la sua conclusione venire respinta sulla linea.
Le occasioni di vantaggio Reds si susseguono a ritmo serrato, gli ospiti si rendono pericolosi prima con Díaz che finisce per calciare alto dopo l’assist di Conor Bradley e poi con Tsimikas che sfiora il suo primo goal in Premier League ma i suoi sogni di gloria saranno prontamente spenti dal numero 1 danese delle Foxes. Allo scattare dell’ora di gioco un poco incisivo Cody Gakpo lascia il campo a Diogo Jota che 3 giri di lancetta dopo il suo ingresso mette di poco a lato uno splendido pallone sul quale era arrivato di testa con uno dei suoi consueti stacchi imperiosi.
La Travelling Kop verrà di lì a poco spaventata da un goal dell’ex firmato Conor Coady istantaneamente annullato però a causa di una carica sul portiere operata da un suo compagno.
A sbloccare la gara sarà poi un’azione folle, sugli sviluppi di un corner prima Salah poi il subentrato Jota colpiscono i legni della porta, una carambola che sa di destino finisce poi per portare la sfera ai piedi dell’altro super-sub di giornata, l’uomo più chiacchierato del calcio internazionale, Trent Alexander-Arnold, che con molta più potenza che precisione buca la resistenza casalinga, si toglie la maglia ed esulta prendendosi l’abbraccio di quella che, ad oggi, è ancora la sua gente.

La partita si conclude dopo 7 minuti di recupero.
Il ventesimo titolo della storia del Liverpool è un sogno che ormai assume di giornata in giornata i connotati di una splendida realtà: qualora in settimana l’Arsenal fallisse nell’ottenere anche solo un punto contro il Crystal Palace i Reds potrebbero arrivare alla gara di Domenica 27 Aprile con il campionato già in tasca.
Qualora questo scenario non si materializzasse la compagine del Merseyside sarebbe chiamata a vincere proprio contro il Tottenham di Postecoglou per poter festeggiare. Per farla breve, però, i Reds sono a 3 punti dalla storia.
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