Il Liverpool riprende il cammino di Premier ospitando il Brighton del nuovo tecnico De Zerbi: risale al 3 Settembre, il derby della Merseyside contro l’Everton, l’ultima partita disputata dai ragazzi. Una pausa davvero impensabile per una stagione appena iniziata e che tra poco più di un mese si interromperà nuovamente per permettere la disputa dei mondiali 2022.Un calcio sempre più cervellotico e schiavo di decisioni che vanno solo a discapito di noi poveri tifosi.
Una pausa che complice anche la settimana dedicata alle nazionali, ci restituisce una formazione ancora più rimaneggiata. Jürgen Klopp schiera:
E con Robertson, Curtis Jones, Naby Keïta, Alex Oxlade-Chamberlain, Ibrahima Konaté, Ramsay e Kelleher ancora fermi ai box.
Il manager italiano schiera il suo undici migliore con Sánchez; Veltman, Webster, Dunk, Estupiñán; Gross, Caicedo, Mac Allister; March, Trossard, Welbeck. In panchina Steele, Lamptey, Colwill, Lallana, Sarmiento, Enciso, Undav, Mitoma, Gilmour.
PRIMO TEMPO
Inizio shock e Brighton che si trova dopo nemmeno venti minuti a condurre due a zero, con azioni ben organizzate, triangoli e inserimenti che grazie anche alle nostre indecisioni e alla poca convinzione messa in campo fa sì che la partita inizi per noi con un handicap pesante. Un risultato che davvero ci va di lusso se analizziamo le occasioni avute dai Seagulls in questa prima parte di gioco.
Un Liverpool sempre in ritardo sui contrasti e sulle seconde palle, davvero una squadra irriconoscibile, ed intanto mentre su Anfield splende un forte sole, per i Reds è sempre più notte fonda…
Sono vere le parole che devi toccare il fondo per poterti rialzare, ed un inizio così in casa era da un po’ che non si vedeva. La partita inizia ad essere più combattuta, si cerca in tutti i modi di cuore, passione e mestiere a rimetterla sulla giusta carreggiata. E l’occasione giusta capita al trentatreesimo con Bobby Firmino che servito da Salah mette la palla in rete.
Il guardalinee segnala l’offside, squallido teatrino che ormai sempre di più ha tolto il gusto di esultare dopo una rete. Passano secondi che sembrano minuti e si arriva alla sospirata e sperata decisione, RETE.
Uno a due, inizia ufficialmente la rimonta.
SECONDO TEMPO
I Reds entrano nella ripresa con una marcia decisamente diversa, subito il Brighton viene messo alle corde e le occasioni iniziano a fioccare, forte anche dell’ottimo impatto di Luis Díaz sulla gara, è proprio dai piedi del colombiano che nasce la rete del pareggio, ancora con un rivitalizzato Firmino.
È vero che inizia a preoccupare il mancato impiego nell’undici iniziale dell’acquisto principale nella sessione estiva di mercato parliamo di Darwin Núñez, ma è anche vero che Bobby sta ripagando la fiducia a suon di reti. Due a due ed Anfield che inizia a vedere uno spiraglio di sole.
Non passano nemmeno dieci minuti ed una sfortunata deviazione (fortunata per noi) di Webster regala un meritato vantaggio ai Reds, almeno per quello che si era visto nella ripresa.
La partita rimane combattuta e ricca di occasioni. Fino alla rete di Trossard che mette il risultato in parità con il belga autore di una tripletta, lui e Mc Allister due calciatori davvero di uno spessore diverso.
Un tre a tre che frena nuovamente la rincorsa del Liverpool ai piani alti della classifica. Risultato tutto sommato giusto per il valore espresso in campo dalle squadre. Un Brighton messo bene in campo e con un gioco sempre propositivo e votato all’attacco.
Alla fine la delusione è forte per una squadra che non riesce a risollevarsi, che non riesce a vincere una partita che aveva saputo recuperare. Si rimane al palo e la distanza dalla vetta inizia a diventare pesante oltre che imbarazzante.
Bisogna assolutamente ritrovare il giusto trend e iniziare a pensare in maniera ossessiva al raggiungimento di una posizione consona al valore della squadra, poi tutto il resto verrà da se, sarà tutto di più ma questo Liverpool non può non stare nelle prime quattro posizioni.
Ci attende un Ottobre impegnativo con un match ogni tre giorni, indispensabile ritrovare uomini e condizione, adesso, subito.
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