Un giorno di ordinaria follia

In una folle partita, dominata all’inizio e quasi buttata via alla fine, il Liverpool batte il Tottenham 4-3 all’ultimo respiro e sale al quinto posto in classifica.

Reduce da tre vittorie consecutive in campionato, il Liverpool ospita un Tottenham che sta vivendo un momento a dir poco travagliato. Gli Spurs, che hanno da poco mandato via anche Stellini, ex secondo di Conte, per Ryan Mason, hanno dato qualche segnale di risveglio solo nell’ultima partita contro il Manchester United, dopo le ultime due rovinose sconfitte.

Scende dunque così in campo il Liverpool:

Nei Reds torna titolare dal primo minuto Luis Díaz, per la prima volta da quell’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per più di metà stagione. Tornano dal primo minuto anche Konaté ed Elliott.

PRIMO TEMPO

Il Liverpool parte col piede sull’acceleratore e dopo due minuti è già in vantaggio: cross dalla destra di Alexander-Arnold per Jones, che in area trafigge Forster con freddezza per l’1-0.

Un goal “Made in Liverpool”

Gli Spurs non hanno neanche il tempo di riprendersi, e al 5’ arriva già il secondo: Salah serve Gakpo sulla fascia, pallone in mezzo per Díaz, che da pochi passi non lascia scampo a Forster e fa 2-0.

Un goal aspettato e desiderato sette mesi

Il Tottenham è tramortito dall’avvio del Liverpool, mentre i Reds continuano a dominare. Al quarto d’ora Romero mette giù Gakpo in area, rigore. Sul dischetto va Salah, nonostante gli ultimi due errori dal dischetto, ma stavolta l’egiziano non sbaglia e dopo praticamente un quarto d’ora è già 3-0.

… e un goal che, per modo di dire, non fa più notizia

Sembra già il colpo del KO, mentre il Tottenham rivede i fantasmi della goleada rimediata a Newcastle, ma non sarà proprio così. Gli Spurs riprendono pian piano coraggio, e nel finale di tempo prima sfiorano il gol con Son, ma Van Dijk salva a porta vuota, poi accorciano le distanze con Kane, che approfitta di una difesa quasi inesistente.

C’è anche un’altra chance per Kulusevski, ma stavolta è Alisson a salvare. Si va quindi all’intervallo sul 3-1.

SECONDO TEMPO

Nel secondo tempo è il Tottenham a partire forte, e nel giro di pochi secondi colpisce due volte il palo, prima con Son, poi con Romero. Ancora Tottenham con una staffilata di Pedro Porro, deviata in angolo da Alisson.

Il Liverpool aspetta che passi la tempesta e cerca di riprendere il controllo, ma quando il peggio sembra passato, gli Spurs riaprono definitivamente la partita al 77’: lancio di Romero per Son, che a tu per tu con Alisson fa 3-2.

Il finale si innervosisce e succede di tutto. Il Tottenham si riversa in attacco con la forza della disperazione, e al 93’ trova il 3-3 con Richarlison, che di testa scavalca Alisson e fa esultare il settore ospiti.

Quando tutto sembra finito con lo sconforto per l’ennesima partita buttata della stagione, accade l’impossibile. Passano pochi secondi dal 3-3, e un appoggio sbagliato di Lucas Moura lancia in porta Diogo Jota, che fa 4-3 e fa esplodere Anfield.

Ci pensa lui…

Finisce qui una partita assurda, dominata all’inizio e quasi buttata via, ma alla fine vinta.

Testa ora all’appuntamento infrasettimanale contro il Fulham.

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Una risposta a “Un giorno di ordinaria follia”

  1. Avatar Armando Todino

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