Il Liverpool terminerà la stagione in casa ospitando il Crystal Palace per la 38esima giornata di Premier League, prima di alzare il trofeo dinanzi ad un mare rosso chiamato Anfield.
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— Liverpool FC (@LFC) May 21, 2025
La partita in sé passa manco a dirlo in secondo piano – non che ci sia molto da dire; il Crystal Palace viene da una storica vittoria in FA Cup contro il Manchester City e il loro impegno sarà al pari del nostro. L’importanza della giornata di Domenica sta nel fatto che dopo più di tre decenni i Reds alzeranno di nuovo il titolo di fronte ai propri tifosi.
Si conclude una stagione che descriverla memorabile sarebbe riduttivo: l’abbiamo iniziata con un pochino di timore, ma senza pretese e con la speranza/fiducia che con Slot sarebbe iniziato un nuovo ciclo positivo. Essere qui a Maggio a scrivere queste parole da campioni va oltre ogni immaginazione di ciascuno di noi. Arne Slot ha trasformato in realtà un sogno, anzi un bisogno di un intero popolo e la giornata di domani – assieme alla parata fissata per Lunedì 26 – sarà una festa senza fine, e che non deve finire. Per la città di Liverpool, per chi la conosce e la vive sempre o costantemente, per chi tifa veramente il club: è un momento di gioia e rivalsa senza precedenti.
Un titolo che appartiene a ciascun membro di questa rosa, nessuno escluso: tutti – in un modo o nell’altro, negli spogliatoi o in campo – hanno contribuito a questo successo ed è importante ricordarlo. È chiaro però che si pensa che questo sia il titolo di Virgil van Dijk – il primo capitano olandese della storia a vincere la Premier League. È il titolo di Mohamed Salah, che sembra non sentire il passare degli anni e si reinventa e ci stupisce giorno dopo giorno; rompendo record di cui manco ne conoscevamo l’esistenza. È il titolo dei “senior”, quelli che sono alla seconda medaglia: Alisson Becker, Curtis Jones, Harvey Elliott, Caoimhin Kelleher, Joe Gomez, Andrew Robertson, Trent Alexander-Arnold. È il titolo – senz’altro – dei “nuovi”; quelli che sono arrivati dopo, nel momento in cui Klopp sperava di creare un’altra squadra all’altezza, e che ci sono subito entrati nel cuore: Alexis Mac Allister, Dominik Szoboszlai, Cody Gakpo, Luis Díaz, Diogo Jota, Ryan Gravenberch, Kostas Tsimikas. È il titolo degli unsung heroes, quelli da “testa bassa e pedalare” come Wataru Endo e Darwin Núñez. È il titolo del “presente ma futuro”, i giovani dell’Academy come Jarell Quansah, Vítězslav Jaroš e Conor Bradley. Ed è anche un titolo un po’ tricolore, grazie a Federico Chiesa.
Read a summary of Arne Slot's final pre-match press conference of the 2024-25 campaign ⤵️ #LIVCRY
— Liverpool FC (@LFC) May 23, 2025
L’importanza di un momento simile per la tifoseria e città del Liverpool è difficile da descrivere e francamente sarebbe anche stupido tentarci. È un qualcosa che va sentito e a parole semplicemente non si può esprimere. È più di una vittoria di un campionato: il calcio è lo sport che preferiamo, e si suol dire “Trophies are the currency of success” – ed è vero, perché pensiamo anche al fatto che ora siamo la squadra più titolata del paese. Back on our perch. Ma questo Liverpool, in questo momento, che vince questo campionato, così, con questo allenatore, con questi calciatori in rosa: copione più bello di questo non si poteva scrivere manco sognando ad occhi aperti dando spazio alla fantasia. Questo titolo dove possiamo finalmente tutti abbracciarci, e piangere e sorridere assieme, e ripeterci a vicenda che siamo campioni, e sapere che una gioia così la ricorderemo per sempre; per le immagini che si presenteranno davanti ai nostri occhi nelle prossime 48 ore, e anche pensando che girandoci vedremo volti di familiari, amici e persone con cui condividiamo questo amore così grande ed infinito.
Champions Again. Ora pensaci tu, Virgil. È arrivato il momento di alzarla.
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