Il “Loco” Leeds

Una volta era il “Dirty” Leeds. Quello di Billy Bremner. E di Peter Lorimer. E di Don Revie, naturalmente. Catenaccio e contropiede. Dettami che stanno al football inglese quanto gli spaghetti per cucinare una italianissima lasagna carnevalesca. Un tempo era il Leeds, cui Don Revie cambiò i colori sociali passando dal giallo blu al bianco, che resiste tutt’oggi, in onore dei blancos madrileni all’epoca lo squadrone più forte del continente calcistico europeo. Un insano pensiero germogliato dando frutti in una cultura venata dall’eterno romanticismo della tradizione. Ma il Don era il Don: non gli si poteva opporre veto. Poi venne il Leeds di Gary Speed e di McAllister, di Lukic e Cantona quello del titolo del 1992, quasi un ventennio dopo, che riportò Elland Road ai fasti del “Dirty” Leeds; grazie ad Howard Wilkinson. Un altro uomo di ferro custodito ad Elland Road come una reliquia, nei cuori. Fino ai giorni nostri. Al “Loco” Leeds. Quello del suo mentore e vate argentino, “El Loco” Bielsa.

Milner, nato a Leeds, potrebbe giocare contro il suo boyhood club

Marcelo Alberto Bielsa Caldera, per tutti semplicemente Marcelo Bielsa, un uomo che Pep Guardiola ha definito l’allenatore più forte del mondo. Bielsa, che non concede un’intervista da un ventennio alla stampa, eppure capace di trasmettere emozioni e suggestioni attraverso il racconto di una vita costellata di episodi non solo calcistici. Il suo Leeds, fresco di una batosta in casa subita dal Manchester United, arriva dallo Yorkshire ad Anfield dal basso dei suoi 23 punti, che lo tengono al quindicesimo posto di una classifica traballante. Frutto di un gioco che rispecchia la visionaria dote del suo tecnico senza mezze misure. Calcio ossessivo, quello dei bianchi delle Midlands. Pressing, verticalizzazioni, si attacca in otto e si difende in otto. Una squadra che segna tanto, e che subisce tanto di più. Una squadra mai arrendevole, con poco talento e la furia negli occhi. Buffo ossimoro, tanto Don Revie fece odiare il Leeds con quel suo modo di giocare cattivo ed al limite del codice penale, tanto Bielsa ama predicare correttezza e lealtà.

Alexander-Arnold ha riposato nel weekend e potrebbe tornare titolare domani

Chi non dimentica l’episodio del gol regalato all’Aston Villa? Si può esser vincenti senza risultare odiosi. Demoliti da City ed Arsenal un mese fa, dall’Everton appena qualche turno indietro, i Peacocks hanno fatto soffrire il Chelsea a Stamford Bridge, battuti di misura. Cogliendo in mezzo un successo a Londra contro il West Ham al termine di una partita tutta cuore e volontà. Il “Loco” Leeds, eccolo qua. Anche il Liverpool non dovrà avere mezze misure. Continuare la rincorsa al City passa, per forza di cose, per il recupero infrasettimanale che il maledetto virus ha reso necessario piombando su Anfield nel mese di Gennaio.

I preparativi all’AXA Training Centre continuano

Vincere permetterebbe ai Reds di affacciarsi a tre punti appena da Guardiola, in attesa di Wembley e del Chelsea. Una sfida di fascino alla quale il Liverpool mancava da parecchio. Tachicardia. È salito un vento di pazzia. Una pazzia bellissima che è il preludio di un finale di stagione che può esser tutto. O niente. Il “Loco” Bielsa ed il suo Leeds, arrivano nel momento giusto. Esploda, allora, la follia, fino alla fine.

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2 risposte a “Il “Loco” Leeds”

  1. Avatar Fabrizio Speciale
  2. Avatar KOP 72

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