Sfida tra grandi manager

Il match di domani pomeriggio all’AMEX Stadium (kick-off alle 13:30) mette l’uno dinanzi all’altro Graham Potter e Jürgen Klopp, due dei manager migliori e più visionari di questa lega. Due allenatori che “riscrivono” le regole e le convenzioni del football, in modi diversi, e con un minimo comune denominatore di fondo.

Graham Potter, nato a Solihull (West Midlands) il 20 Maggio 1975, da allenatore ha sbugiardato in modo categorico un vecchio luogo comune del football d’oltremanica, vale a dire che non è possibile per un Club inglese che non appartiene all’Élite, alla top-six, guadagnarsi la permanenza in prima divisione giocando bene a football. In poche parole, è generale convinzione di tifosi, di esperti, addetti ai lavori, opinionisti, che alla lunga se vuoi restare nel Top Flight, non puoi praticare un gioco brillante, offensivo, palla a terra.

Ebbene, invece sì: il Brighton & Hove Albion di Graham “Harry” Potter gioca benissimo e propone un football fluido, lineare, progressivo, adottando uno schieramento in campo spesso rischioso, mirato ad occupare completamente lo spazio del campo.

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Domani pomeriggio i “gabbiani”, “Seagulls” in inglese, praticheranno il solito calcio coraggioso, anche al cospetto dei Reds? Non possiamo esserne sicuri, magari seguiranno accorgimenti particolari, ma ciò di cui possiamo essere certi al 100% è che il Brighton cercherà sempre di praticare il suo gioco veloce, ogni qualvolta rientrerà in possesso del pallone. Jürgen non ha bisogno di particolari presentazioni ovvio, ma ciò che l’accomuna a Graham Potter è la capacità di sfidare e sconfiggere le convenzioni dell’attualità.

In questa Epoca di “Guardiolismo” il calcio è per “regola” uno sport “lucido”, “calmo”, basato su un “paziente giropalla”, una consuetudine non scritta che vale soprattutto per i Top Club: Jürgen il visionario ha dimostrato che invece un Top Club può accumulare tutte le sue energie, tutto ciò che bolle in pentola, o tutto il fuoco che cova sotto la cenere, per trasformarlo in uno stile di gioco coraggioso, votato all’attacco, ed al contempo non irrazionale.

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Questi due uomini hanno qualcosa in comunque? Sicuramente il fiuto per il talento tecnico. Entrambi sanno plasmare benissimo le squadre, scovando la qualità in luoghi sorprendenti e poco “esplorati”. Del Liverpool sappiamo tutto, ma una rapida carellata dei protagonisti in campo del Brighton, rivela in pieno quell’occhio per il talento che caratterizza i grandi allenatori. Un discorso che vale anche per Potter.

Il Lunch Time match di domani dunque propone davvero potenzialmente una bella partita, spettacolare sulla carta come si dice in gergo, ma come sempre il Liverpool vuole uscire vittorioso ad ogni costo anche da Brighton, perché è chiarissimo a tutti che tanto più i nostri amati Reds spingono sull’accelleratore senza perdere terreno, man mano cresce e si alimenta un già palpabile nervosismo in casa Manchester City.

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Il team di Potter, a prescindere dal setup tattico ed anche dal baricentro che utilizzerà in campo, cercherà sempre di ripartire con transizioni veloci, che saltano alle spalle del nostro centrocampo per pescare un pertugio, che sia esterno o centrale. Probabilmente assisteremo ad una ricerca costante di uno contro uno sugli esterni, perché i padroni di casa hanno buona qualità tecnica, dribbling, creatività sulle fasce laterali, soprattutto in attacco.

La migliore risposta da parte nostra è mantenerci costantemente con il “piede in avanti”, pressare, stringere bene gli spazi dal nostro centrocampo in su per riconquistare palla in alto e non concedere mai campo. Se gli avversari riescono a scavalcarci, allora dovremo essere velocissimi a coprire campo alle nostre spalle ed estremamente attenti nel posizionamento difensivo.

Il Brighton, pur se brillantissimo, non viene da un buon momento (una striscia di 4 sconfitte consecutive nella Premier League, ben tre partite consecutive senza segnare, prima dell’ultimo goal realizzato nella sconfitta di Newcastle, ndr) quindi tenere il campo in alto, riconquistare palla in anticipo e schiacciarli, è il modo migliore per  impedire agli avversari di uscire mentalmente da questi mini-crisi di risultati, seppur in una classifica comodissima.

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LIVERPOOL TEAM NEWS

La notizia principale del Venerdì è il recupero ormai completo di Roberto Firmino: lo stesso Klopp ha confermato la notizia che Bobby é tornato “in lista” per la sfida di Sabato. Siamo “quasi al completo”, se escludiamo Konaté, assente dalla seduta tecnica di Giovedì, Virgil e Thiago. Per quanto riguarda questi ultimi due pare quasi certo che entrambi sono rimasti in palestra, al coperto, per un’impegnativa sessione di recupero. Ad eccezione di questi tre casi, il first team contava di ben 23 giocatori in allenamento alla viglia del viaggio verso la costa meridionale inglese. Stando alle voci invece, potrebbe essere Konaté positivo al virus; considerando i suoi giorni di assenza dall’allenamento, in mancanza di notizie specifiche riguardo un suo possibile infortunio.

BRIGHTON TEAM NEWS

Nelle file dei Seagulls, il difensore centrale Adam Webster resterà fuori dalla sfida di domani, a causa di un infortunio al ginocchio. Enock Mwepu e Jeremy Sarmiento, infortunati entrambi alla tibia, hanno fatto passi avanti importanti e potrebbero già essere disponibili per domani. La grande notizia é il double boost in vista di domani, con i possibili ritorni in campo della “stella” di centrocampo Yves Bissouma e dell’ex ancora amatissimo Adam Lallana, pronti a fornire un mix di esperienza e qualità nel centrocampo del Brighton. In attacco, il fantasista estroso Neal Maupay, sembra essere favorito su Danny Wellbeck.

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3 risposte a “Sfida tra grandi manager”

  1. Avatar Armando Todino
  2. Avatar Fabrizio Speciale
  3. Avatar Andre piro

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