La rincorsa continua

Dopo la sfavillante vittoria di martedì con lo United arriva un’altra classica della Premier, il derby coi cugini dell’Everton, nel quale il Liverpool deve rispondere alla larga vittoria del City ai danni del Watford. Le due squadre arrivano a questa partita in condizioni di forma e di morale totalmente differenti: l’Everton sta lottando disperatamente per evitare una retrocessione che sembra farsi sempre più vicina, il Liverpool è lanciatissimo per questo finale di stagione dove viaggia a suon di gol e vittorie.

Klopp inarrestabile anche lui in questo finale di stagione

Klopp cambia due uomini rispetto a Martedì: Keïta per Henderson e Jota per Luis Díaz e si schiera quindi con:

Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson; Fabinho, Thiago, Keïta; Salah, Mané, Jota.

Unico infortunato Firmino, sostituito in panchina da Origi, uno che nei Derby qualche segno lo ha lasciato.

PRIMO TEMPO

Si parte e si vede subito quale sarà il leitmotiv della partita: il Liverpool che prova a giocare e l’Everton che fa tutto fuorché giocare con una serie di sceneggiate dei vari Pickford, Coleman e Richarlison assolutamente imbarazzanti. Tuttavia per tutto il primo tempo il Liverpool non riesce a far salire il ritmo e finisce per cadere nelle trappole dell’Everton, sempre pronto a cercare provocazioni.Va detto comunque che la squadra sembra troppo tesa: a volte sbaglia passaggi elementari, probabilmente sentendo un po’ la pressione del dover vincere. Si chiude quindi un primo tempo senza un tiro nello specchio della porta e con una quasi rissa a centrocampo causata dall’ennesimo fallo di Doucoure ai danni di Fabinho. Bisogna che i ragazzi mantengano la calma perché l’Everton non attende altro per portare la partita nel terreno a loro preferito.

SECONDO TEMPO

Si parte col secondo tempo e il Liverpool sembra entrato con un altro piglio chiudendo subito l’Everton nella sua trequarti. Ma la svolta arriva al 60esimo col doppio cambio di Klopp: dentro Díaz e Origi per Mané e Keïta. Un Liverpool giustamente più sbilanciato visto che si gioca contro una squadra chiusa negli ultimi 30 metri. Due minuti e la mossa dà i suoi frutti: sponda in area di Origi per Salah, cross di quest’ultimo e preciso stacco di Robertson sotto la Kop: 1-0.

Lo scozzese per una volta fa il goal invece del passaggio finale

Secondo gol stagionale del terzino e tredicesimo assist di Salah. Non male per un giocatore che veniva definito un po’ egoista…

Da qui in poi inizia un’altra partita e il Liverpool potrebbe subito raddoppiare: Luis Díaz fa una magia e costringe Pickford a una grande parata, Salah spara alto da buona posizione e Origi di testa sfiora il palo. L’Everton prova a mettere fuori la testa e cerca di farsi pericoloso con un tiro di Gray dal limite, ma il Liverpool è ormai in controllo e all’85esimo dopo un tiro di Thiago deviato in angolo arriva il momento clou del derby: angolo di Robertson respinto, cross di Henderson, spettacolare rovesciata diLuis Díaz che viene corretta in rete da chi se non lui; il nostro eroe e uomo derby Divock Origi che insacca il 2-0 e si gode i cori di uno stadio dal quale sarà sempre amato.

Nella vita tre certezze: morte, tasse e goal di Origi contro l’Everton

Ci sarebbe ancora una sacrosanta espulsione per l’incommentabile Richarlison, ma il brasiliano se la cava con un giallo, in più e una simpatica presa in giro di Alisson al collega Pickford.


Finisce quindi un derby sofferto come doveva essere ma che alla fine abbiamo vinto, la rincorsa continua e questa squadra dimostra di non voler mollare niente. Il City è sempre a un punto, noi continuiamo a vincere.

Ora, però, testa al Villareal: una squadra sicuramente con più qualità dell’Everton ma che probabilmente giocherà allo stesso modo, con 11 uomini dietro la palla a difendere. Toccherà al Liverpool imporre il suo ritmo per cercare di mettere una prima ipoteca sulle semifinali. Nel frattempo, godiamoci questa vittoria nel derby; con l’augurio di non incontrare più i cugini, almeno per la prossima stagione!

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