Un punto

Ci avviciniamo inesorabili alla pausa dei Mondiali di Novembre e di conseguenza anche alla fine della fase a gironi della Champions League. Ajax – Liverpool sarà la penultima giornata, e la classifica recita: Napoli 12 – Liverpool 9 – Ajax 3 – Rangers 0.

Al Liverpool basta un solo punto in 2 partite per passare agli ottavi, ma se vuole ambire al primo posto deve necessariamente vincere domani sera ad Amsterdam, e poi vincere ancora ad Anfield contro l’incredibile Napoli (autore fin qui di una stagione pazzesca). Impresa difficilissima, visto che il Napoli, oltre che in forma strepitosa, ha pure vinto l’andata con 3 goal di scarto.

Il Liverpool giunge a questa sfida immediatamente dopo l’orribile sconfitta contro il Nottingham Forest, una sconfitta che arriva dopo un periodo positivo in cui i reds sembravano aver messo qualche “puntello” ai disastrosi problemi fisici e atletici di questa stagione. Una sconfitta che arriva dopo le 2 belle vittorie contro City e West Ham che sembravano aver rilanciato la stagione.

La sconfitta col Forest appare come una pietra tombale sul campionato del Liverpool, aggravata da due ennesimi infortuni: Thiago Alcântara e Darwin Núñez. Al momento la “rosa” infortunati del Liverpool comprende qualcosa come 8 o 9 giocatori. Una sequela infinita di infortuni che, uniti agli ovvi e prevedibili problemi atletici causati da una stagione organizzata male a causa della pausa dei Mondiali, ha gettato la stagione del Liverpool tra le fiamme dell’inferno.

Ma se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che il Liverpool nei momenti più disperati trae energie e forze dalle competizioni internazionali e dalle coppe in generale. Siamo una squadra da coppe, lo siamo sempre stati, e da quando Klopp siede sulla nostra panchina abbiamo portato questa nostra caratteristica all’estremo. Un risultato positivo ad Amsterdam, oltre che a proiettarci agli ottavi con una giornata di anticipo, ci permetterebbe di assorbire immediatamente a livello mentale il disastro di Nottingham. 

Giocare ogni 3 giorni, con quasi mezza rosa all’ospedale, e senza aver fatto preparazione atletica estiva, ci rende chiaramente impossibilitati ad ambire a traguardi di un certo tipo, ma è proprio in questi momenti che bisogna dimostrare, in primis a noi stessi, che possiamo essere più forti delle avversità.

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