Domani sera ad Anfield verrà scritto un altro episodio, di uno dei libri più importanti della storia del football.Andrà in scena un nuovo atto di sfida tra Liverpool e Real Madrid, due straordinarie ed irrinunciabili istituzioni del gioco, che rinnoveranno ancora una rivalità davvero grande.
Il teatro dello spettacolo è il più emotivo, impulsivo, grintoso, familiare e sensibile che c’è: vale a dire Anfield mentre la competizione magica, è sempre la Coppa dei Campioni. Quando ad affrontarsi sono Liverpool e Real Madrid infatti, é scelta obbligata abbandonare la denominazione moderna del trofeo, Champions League, per fare posto all’appellativo più vecchio, dal sapore antico.
Scendono in campo ben 20 Coppe D’Europa conquistate. Una semplice somma più che sufficiente a sintetizzare la magnitudo di questa sfida infinita. Probabilmente non c’è un conteggio di parole e caratteri sufficiente da contenere ogni precedente tra Liverpool e Real Madrid. L’attesa incombe e la clessidra corre inesorabile verso un appuntamento profondamente ricco in senso emotivo, per tutti noi.
L’attualità vuole la sua parte ma vale la pena soffermarsi ancora un po’ ad annusare, respirare e vivere questo momento, questa vigilia delle vigilie. Liverpool – Real Madrid ha significati molteplici per la nostra famiglia, riassumibili in un lungo elenco di parole, separate da virgole. Ad ogni parola o espressione corrisponde un’emozione differente: trionfo, successo, gioia, sconfitta, poi di nuovo vittoria, ed ancora lacrime, dolore, tragica disfatta, Kiev, Karius, Momo e Ramos, orgoglio, rivincita, maledetto Courtois, Modrić e Momo, per chiudere con Federico Valverde che si fa beffe di Robbo, e di tutti noi.
Un lungo romanzo della vita, fatto di parole, legate ed intrecciate. Una storia che ha due soli denominatori comuni: il Real Madrid fa sempre soffrire tutti ed il Liverpool è l’unico ad averlo sconfitto in una finale di Coppa dei Campioni, di una magica notte parigina. Entrambi i denominatori comuni hanno alla base una ragione, un motivo ben preciso. Il nostro é un popolo testardo ed ostinato, che tenta e ritenta, senza arrendersi mai, fin quando l’avversario non esce dal campo piegato e sconfitto. Persino il Grande Real.
Dunque noi ci proveremo ancora, oggi, domani e per sempre. Fatti sotto, Real. Ora torniamo al presente.
TEAM NEWS
Non giriamoci attorno: vogliamo conoscere le condizioni di Darwin Núñez, dopo l’infortunio alla spalla che l’ha costretto ad abbandonare in anticipo il St. James’ Park, in seguito ad un contrato onesto ma duro di Kieran Trippier.
Ebbene, secondo Jürgen Klopp, “Darwin ha una chance di essere disponibile contro il Real Madrid”: queste parole sono musica per le nostre orecchie, e quanto basta per restare almeno vagamente ottimisti sulle possibilità di recupero del nostro attaccante.
In ogni caso lo scenario opposto di un’assenza totale di Darwin, sembra scongiurato. Stando alle parole pronunciate da Klopp in conferenza stampa prematch, “si tratta solo di stabilire come lui può sopportare il dolore, e non appena lo sapremo, prenderemo una decisione”.
Ad ogni modo, il manager tedesco dovrebbe confermare linea di difesa e di centrocampo della partita di Sabato. Firmino e Diogo Jota ancora pronti a subentrare dalla panchina, come opzioni tattiche alternative. Ibrahima Konaté, Thiago Alcántara, Luis Díaz e Calvin Ramsay restano nella lista degli assenti di più lungo termine.
Sul fronte Real Madrid notizie di segno opposto. Il pallone d’oro Karim Benzema sarà disponibile. Benzema infatti ha recuperato in pieno da un infortunio, dopo aver saltato l’ultimo impegno di Liga contro il Club Atlético Osasuna.
Out invece i due centrocampisti chiave Toni Kroos e Aurélien Tchouaméni, i quali sono entrambi rimasti a casa. Di certo queste due assenze illustri non intaccheranno minimamente la qualità del centrocampo delle “Merengues”.
Luka Modrić, Eduardo Camavinga e Federico Valverde rimpiazzeranno i due infortunati di rilievo nel cuore del campo.
3 risposte su “L’ennesimo capitolo”
Queste sono partite che non si possono commentare ma solo vivere. La vita, quando va al 100%, non può essere descritta, perché mentre si pensano e si scrivono le parole, lei è andata già troppo avanti e non è più raggiungibile. Cavalchiamo l’onda emotiva già da adesso, in attesa che si infranga potente sui nostri avversari. COYR
COYR
Immagino sia difficile scrivere su quanto successo ieri. Metto qui il mio pensiero.
Non mi facevo illusioni sul proseguo nella competizione.
Voglio pensare alle due ultime partite di campionato e al primo tempo di ieri. Possiamo ancora raggiungere un obbiettivo in campionato.
Spero che la sconfitta di ieri non sia il preludio dello svanire del sogno di qualificazione in una coppa europea, e che non si debba salutare il timoniere della nostra squadra, il nostro ciclo sembra giunto alla sua conclusione.YNWA