Bobby Day

Difficile credere nei finali felici nel calcio ma la storia di Roberto Firmino al Liverpool ne ha avuto uno, nel momento in cui il brasiliano ha regalato il gol dell’1-1 ai Reds contro l’Aston Villa nella sua ultima partita ad Anfield. 

Sotto un caldo sole di fine Maggio, e con una Liverpool ormai senza un paio di occhi a secco di lacrime, i Reds si ritrovano ad affrontare l’Aston Villa nell’ultima partita casalinga della stagione che vedrà l’addio di quattro giocatori che sono stati più che fondamentali nell’era Klopp.

Questi gli undici scelti dal tecnico tedesco, obbligato a stare lontano dalla panchina a causa della sua squalifica:

PRIMO TEMPO

Fischio d’inizio e l’Aston Villa sembra essere determinato a mettere pressione ai Reds per i 45 minuti seguenti. I primi segnali del pressing efficiente del Villa arrivano dopo 20 minuti di gioco, quando viene concesso un calcio di rigore a Watkins dopo aver subito fallo da Konaté, che viene di conseguenza ammonito. Rigore battuto malissimo e che finendo al largo del secondo palo fa tirare un sospiro di sollievo agli uomini di Klopp. 

Una serie di rimpalli, però, portano al gol dei Villains solo cinque minuti dopo, con Ramsey che sbuca alle spalle di Mings e infila il pallone all’angolino basso di destra. 

Reds che in difficoltà provano ad uscirne e a proporre il loro solito gioco, nonostante la difesa dei Villains non si sia fatta trovare impreparata. 

Impreparato, invece, l’utilizzo del VAR che al 46′ viene chiamato in causa per un fallo di gioco pericoloso di Mings, poi ammonito, ai danni di Cody Gakpo. La decisione finale di Brooks dopo aver consultato il VAR, tuttavia, conferma il cartellino giallo e quindi l’Aston Villa riesce a non terminare il primo tempo in dieci. 

SECONDO TEMPO

La storia sembra essere diversa all’inizio della seconda metà di gioco, quando gli uomini di Klopp riescono a liberarsi del pressing del Villa e al 55′ Gakpo riesce a mettere in rete il pallone, dopo il salvataggio di Mings sulla linea di porta. Ma dopo un ennesimo check al VAR, il gol viene annullato per posizione di fuorigioco di Luis Díaz e Van Dijk. Tutto da rifare, quindi, in una partita importantissima per cui una vittoria significherebbe mantenere ancora viva una piccola speranza per il quarto posto, mentre il Manchester United affronta il Bournemouth. 

Secondo tempo che va avanti come era iniziato, nonostante le molteplici interruzioni obbligatorie a causa di vari infortuni dei giocatori di Emery. 

Ecco, però, al 72esimo minuto i cambi attesi da tutti: Firmino e Milner, infatti, sono pronti ad entrare per l’ultima volta sul terreno di gioco di Anfield. 

Ed è proprio dopo questo momento che la partita subisce una svolta. Il brasiliano, infatti, sembra aver portato ancora una volta quel tocco di magia in più in campo ed è subito stato premiato con il gol del pareggio, arrivato su un assist di Salah.

Un goal, forse l’ultimo, super emozionante per Bobby

Una storia destinata a finire quasi proprio come era iniziata, segnando sotto la Kop, mentre i cuori sugli spalti battevano a suon di “Si Señor..”

Nonostante i 10 minuti di recupero, il Liverpool non riesce a ribaltare il risultato in nessun modo e quindi la partita termina in pareggio e sembrano ormai finite le speranze per un posto in Champions, anche se non ancora matematicamente. 


Un risultato dal sapore amaro che non è però riuscito ad oscurare la bellezza del saluto che i tifosi hanno riservato a Firmino, Milner, Chamberlain e Naby Keïta; che hanno condiviso gioie e altrettanti dolori, ma tutti e quattro ringraziati con una degna guard of honour.  

Non sono mancate le lacrime, quelle di un ragazzino (ormai diventato uomo) brasiliano, arrivato dalla Germania direttamente al Liverpool nel 2015, ancora ignaro del fatto che sarebbe diventato il primo tassello per costruire il bellissimo “Liverpool di Klopp” che tutti hanno ammirato negli ultimi anni. Colui che ha rivoluzionato il modo di vedere il falso nueve in Europa e l’ha incarnato al meglio. Colui che con la maglia dei Reds ha avuto l’opportunità di vincere qualsiasi trofeo a disposizione giocando da protagonista. 

Il coro di Bobby al fischio finale visto dal campo…
Il Si Señor visto da un’altra prospettiva, Kop 208… (© Benedetta Tello)

L’eroe sorridente di Anfield, che oggi ha ceduto davanti ad una folla che si preparava da settimane per salutarlo, piangendo nelle braccia del suo compagno di squadra e di nazionale Alisson (vedi immagine di copertina). 

Il momento in cui Firmino non ha riuscito a trattenere le lacrime, dopo che la Kop continuava ad intonare il suo coro post guard of honour
Questa la prospettiva dalla Kop… (© Aldo Meola)

I ricordi legati a lui saranno sempre troppi per poterli racchiudere in poche righe, come il suo coro che risuonerà tra le gradinate di Anfield ancora per molto tempo, proprio come successo prima e dopo il goal che ha chiuso un capitolo che ha lasciato tutti senza parole nel corso della storia.

Per sempre una leggenda.

«
»

Una risposta a “Bobby Day”

  1. Avatar Armando

Rispondi a Armando Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *