Adesso si fa sul serio. Ed il nome è di quelli che evocano ricordi che fanno tremare i polsi. Arriva il Chelsea ad Anfield ed il Liverpool fa le prove per una mini fuga.
Quella lancia segnali, però.
La sosta per permettere alle nazionali di poter giocare una competizione come la Nations League, manifestazione del tutto risibile, della quale, in un calendario già così fitto, davvero nessuno sente il bisogno, è stata probabilmente il rullo di tamburi che precede la rincorsa salta guado: quello dei pronostici di inizio stagione.
Partito senza godere di particolare credito nella lotta al titolo, il Liverpool, seppur mostrando luci ed ombre, ed alternando prestazioni convincenti ad altre meno brillanti, si trova in vetta solitario. E i londinesi di Stamford Bridge rappresentano un banco di prova certificato per una squadra che deve levare via il mantello delle contraddizioni e svelarsi.
Dopo il Chelsea, Slot ed i suoi sono attesi da una serie di partite spartiacque: Lipsia, Bayer Leverkusen e Real Madrid in Champions League; un ottavo di Coppa di Lega fibrillante contro il Brighton da affrontare in trasferta; ed un calendario di Premier League tutto in salita, con la trasferta londinese in casa Arsenal, ancora il Brighton, che stavolta rende la visita, ed infine lo scontro con il temibile Aston Villa, che i Reds avranno comunque il vantaggio di giocare ancora ad Anfield, usufruendo di un doppio turno casalingo.
Essere ancora in testa tra un mese potrebbe significare aver lanciato il guanto di sfida alle solite pretendenti. Il Chelsea, primo ostacolo dunque di questo mese che se non sarà decisivo dirà certamente moltissimo, è probabilmente l’avversario peggiore con cui incrociare i ferri in questo momento. Curioso il suo cammino nella lega, infatti.
I londinesi hanno vinto una sola volta a Stamford Bridge, nei quattro incontri fin qui disputati, ottenendo due affannosi pareggi contro Crystal Palace e quel Nottingham Forest capace di espugnare Anfield, dopo essere stati sconfitti nella overture del torneo dal Manchester City Campione d’Inghilterra.
Tutt’altra storia in trasferta, dove i Blues hanno fatto bottino pieno, vincendo tutte e tre le partite disputate, segnando la bellezza di dieci reti subendone due soltanto. C’è da stare attenti.
Allenato da Maresca, che ha riportato il Leicester City in prima divisione, e che è stato allievo prediletto di Pep Guardiola, il Chelsea gioca un calcio fatto di grande intensità. Difesa a quattro, legna in mezzo al campo e molta fantasia in attacco. Particolare predilizione per i ritmi alti, qualche amnesia difensiva ricorrente, e gioco che dalle fasce trova spesso sbocco in una serie di uno contro uno di grande efficacia.
Un difetto per la squadra basata a Fulham? Di certo l’inesperienza. Palmer, giocatore che sta vivendo un momento scintillante, Mudryk e Madueke, più il solito Nkunku se in giornata, rappresentano un serio grattacapo per chiunque.
Ci vuole una partita solida. Da capoclassifica. Da Liverpool. Per una vittoria da mini fuga.
In attesa della Fuga. Quella vera.
Lascia un commento