Il Liverpool ha messo un altro tassello in questa lunga marcia chiamata Champions League: finisce 0-1 contro il RB Lipsia, e la banda Slot si conferma solida e pragmatica.
Per questa partita, l’allenatore olandese ha schierato la seguente formazione:
PRIMO TEMPO
Ci prova subito il Lipsia ad inizio match con un tiro di Vermeeren dal limite che finisce alto. Ma è il Liverpool a prendere in mano la partita e ad avere quasi sempre la palla, anche se non riesce a creare seri pericoli ai tedeschi, che giocano con molta foga, come dimostrano i due cartellini gialli che si procurano in soli 12 minuti di gioco.
I Reds sembrano gestire senza molti affanni, ma al minuto 18 rischiano la frittata, quando Kelleher esce dall’area e cerca di allontanare il pallone con un maldestro colpo di testa che consegna la palla a Šeško, che da fuori area effettua un bel tiro a rientrare verso la porta sguarnita: per fortuna la sfera esce di pochissimo e tiriamo un gran sospiro di sollievo.
Al minuto 26 sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con Openda, che dal limite sfodera un gran sinistro che si insacca nell’angolo alto, ma per fortuna il guardalinee segnala la posizione di offside. Dal pericolo scampato passiamo in 60 secondi al goal segnato: bel cross di Tsimikas dalla sinistra per Salah, che di testa indirizza la palla verso l’angolo più lontano e mentre guardiamo con apprensione quel pallone che sembra destinato alla rete, arriva Núñez a toglierci ogni dubbio con un tap-in vincente. Liverpool in vantaggio dopo 26 minuti.

La rete infonde più fiducia nei nostri, che diventano padroni del gioco e creano un’altra occasione ancora con Darwin Núñez, che incorna bene sul cross di Gakpo e obbliga Gulácsi ad una bella parata. Passano 5 minuti ed è Van Dijk, sempre di testa, ad impegnare il portiere.
La nostra superiorità sui palloni alti mette in seria difficoltà il Lipsia, che invoca la fine del primo tempo, perché al minuto 44 trema ancora una volta sul tiro di Szoboszlai, che va vicino al bersaglio colpendo l’esterno della rete. Si chiude così la prima frazione con i Reds meritatamente in vantaggio.
SECONDO TEMPO
Inizia la ripresa e subito abbiamo un’occasione con Gakpo, che da distanza ravvicinata prova a sorprendere l’ottimo Gulácsi, che è ancora una volta reattivo e decisivo. Il match, però, diventa un po’ monotono, perché il Liverpool cerca più di amministrare che di affondare per cercare il colpo di grazia.
Tutto sembra scorrere placidamente, quando all’improvviso, dal minuto 70 al 72, la partita ha una vera e propria fiammata: prima Mac Allister scheggia l’incrocio con un gran tiro di interno, ma subito dopo corriamo due rischi enormi, con Kelleher che si erge a protagonista assoluto uscendo prima alla grande su Šeško e poi parando su conclusione insidiosissima di Simons.
Quando non si chiudono le partite si rischia e al minuto 83 è ancora la bandierina alzata che ci salva negando, per la seconda volta, la gioia del pareggio ad Openda. Altro sospiro di sollievo, ma i 5 minuti di recupero concessi ci creano un altro momento di apprensione, anche se gestiamo bene e chiudiamo con due tentativi di Gakpo e Díaz per suggellare un’altra importante vittoria.
Un Liverpool non bellissimo, che non ruba mai l’occhio, ma che si conferma molto concreto.
Ora in campionato ci attende un test importante e probante, ma è quando il gioco si fa duro che le sfide diventano esaltanti.
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