Domani sera ad Anfield si gioca tra Liverpool e Tottenham la semifinale di ritorno della Carabao Cup, valevole per l’accesso alla finale di Wembley.
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Si riparte da un risultato di andata a noi sfavorevole, ossia la sconfitta per 1-0 subita al Tottenham Hotspur Stadium poco meno di un mese fa.
Si è trattata di una partita stravagante: seppur il Liverpool non abbia brillato, ha comunque controllato il gioco per buona parte dell’incontro e ha costruito buone occasioni da goal; malgrado ciò, il Tottenham ha segnato con Bergvall pochi minuti prima del ’90 nell’unica ghiotta occasione avuta durante l’incontro (non considerando il precedente goal di Solanke, giustamente annullato per fuorigioco), in una situazione altamente dubbia in quanto il giocatore svedese, già ammonito al ’68 minuto, pochi secondi prima del goal aveva compiuto un tackle falloso su Tsimikas, meritevole del secondo giallo. L’arbitro decise però di far continuare l’azione, concedendo perciò il cosiddetto “vantaggio” al Liverpool, e sul ribaltamento di fronte la squadra di Postecoglou ha appunto realizzato la rete che tutt’oggi, all’indomani della sfida di ritorno, dona alla squadra londinese un lieve vantaggio. Insomma, l’andata è stata una partita non particolarmente sfavillante per i nostri colori ed anche piuttosto sfortunata.
È però tempo di lasciarsi scivolare via le frustrazioni di quella partita e pensare interamente a questa seconda sfida, in quanto, malgrado il lieve vantaggio nel bottino del Tottenham, dalla nostra parte sta il fatto che siamo una squadra incredibilmente forte, che per di più giocherà sotto la spinta dei propri tifosi.
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Arriviamo a questa partita dopo l’importantissima vittoria in casa del Bournemouth di Sabato scorso e, in generale, dopo un’ottima galoppata di Gennaio, che ci ha visto mantenere un invidiabile vantaggio in Premier League, qualificarci in Champions League in testa alla maxi classifica ed accedere al successivo turno in FA Cup.
Anche dal punto di vista fisico arriviamo ottimamente a questo impegno: solo Trent Alender-Arnold è infortunato (non pare, tra l’altro, nulla di grave e domani potremo contare sul sempre eccellente Conor Bradley), mentre per il resto il problema di Slot risiede, come candidamente ammesso in conferenza stampa, nella difficile scelta di chi convocare, considerando la convergenza tra profondità e qualità della rosa del Liverpool.
Per il Tottenham, invece, si è trattato di un Gennaio da incubo, che in Premier League ha spinto la squadra londinese nei pressi della zona retrocessione. Nel mentre che negli ultimi giorni vari giornali inglesi hanno vociferato insistentemente la prospettiva di un imminente esonero dell’allenatore australiano, il Totthenam è però riuscito ad ottenere due vittorie consecutive, in Europa League ed in Premier League. In quest’ultima competizione la vittoria mancava addirittura dal 15 Dicembre, in casa dei Saints.
Facing Tottenham Hotspur again, second-leg approach and squad strength 🗣️
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In questa grande crisi generale, il Tottenham si ritrova però un’occasione d’oro: conservare il vantaggio dell’andata per regalarsi una insperata finale di coppa. In una stagione a tratti drammatica si trovano perciò più vicini che in altre stagioni eccellenti (non dimentichiamoci che il Tottenham ha ottenuto diversi secondi posti in Premier League nell’ultimo decennio) a portare a casa un titolo, che in casa Spurs manca addirittura dal 2008, in cui vinsero proprio la Coppa di Lega inglese.
Il Tottenham ha quindi certamente le sue motivazioni, ma queste non mancano ovviamente anche in casa Liverpool: si tratterebbe infatti della prima finale da quando Slot siede sulla panchina. Agguantare la finale sarebbe la giusta ricompensa per lo strabiliante lavoro che allenatore e squadra han condotto in questi primi mesi post-Klopp. Inoltre, per noi tifosi, ancor più sognatori del solito considerando la fin qui stratosferica stagione del Liverpool, si tratterebbe di un modo per tener viva una fantasticheria grande, già coltivata lo scorso anno: il quadruple.
Confidiamo che l’Anfield delle grandi occasioni possa regalarci una vittoriosa notte di coppa.
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