L’ha chiamata “banana skin” Jürgen Klopp: la buccia di banana, ovvero come tutti vedevamo la partita di questo pomeriggio a Turf Moor, casa dell’ostico Burnley. È stata una partita “sporca” ma i Reds hanno portato a casa 3 preziosissimi punti, che ci portano a 54 punti con un recupero già programmato il 23 di Febbraio in casa contro il Leeds. Il nostro futuro è stato, è e sarà sempre nelle nostre mani; indipendentemente da i risultati dell’attuale capolista della Premier League.
PRIMO TEMPO
La partita si è sviluppata nella maniera preannunciata: un Burnley che ad ogni occasione si chiudeva a riccio e puntava gran parte della sua fase offensiva sulle palle alte, specialmente dopo l’arrivo di Weghorst nel mercato di gennaio. Il Liverpool non è brillante nella prima mezz’ora di gioco: i Clarets tengono duro ma i Reds faticano a creare occasioni (c’è, però, un presunto mancato rigore su Salah). Quando lo fanno, però, trovano un Pope sveglio; protagonista con delle ottime parate.

Quello che ci vuole contro squadre difficili da affrontare come il Burnley arriva al minuto 40: calcio d’angolo, sponda di Mané che la gira per Fabinho, Pope salva di nuovo ma sulla ribattuta il brasiliano si fa trovare pronto e segna il gol del vantaggio per il Liverpool. Per il “Flaco” sono già 5 gol in questo 2022: Fabinho si sta trasformando in una pedina ancor più preziosissima per il Liverpool. I gol sono ciò che mancavano ad un giocatore che è praticamente imprescindibile dinanzi alla difesa e la cui assenza si fa sempre sentire tantissimo.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa il Liverpool migliora il proprio gioco esponenzialmente ma il Burnley non demorde, anzi: ci sono davvero tantissime occasioni per i Clarets, alcune nitide, ma che andavano a finire in due modi: con ottime parate di Alisson, votato Man of the Match, oppure con la bandierina che si alzava; oggi la linea alta del Liverpool è stata fondamentale per portare a casa la vittoria e il clean sheet. Nonostante i vari tentativi dalle due parti, del Liverpool di chiudere la gara e del Burnley di riaprirla, i Reds mantegono il risultato forse per la prima volta nella stagione.

L’attenzione ora passa all’attesissima gara di Mercoledì a San Siro, dove sarà presente una buona parte del nostro OLSC, contro l’Inter. La formazione di oggi (Alisson; Alexander-Arnold, van Dijk, Matip, Robertson; Fabinho, Henderson, Keïta; Salah, Firmino, Mané) ci suggerisce probabilmente la partenza dal primo minuto di Diogo Jota e, perché no, di Díaz (definito da Klopp non pronto per una trasferta come quella di Turf Moor, come biasimarlo).

A Klopp aspetta un vero e proprio grattacapo in vista di Mercoledì, ma uno di quello che siamo sicuri sarà felice di risolvere — mai come in questo momento storico il Liverpool ha avuto a disposizione tantissimi giocatori, tanto da doverne escludere qualcuno (esempio di oggi con Gomez, Origi e Minamino). Una cosa è certa: i Reds sono pronti a scatenare l’inferno sul loro palcoscenico preferito, la Champions League.
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