La trasferta nell’estremo nord d’Inghilterra, a far visita alla Toon Army di Newcastle, è probabilmente sulla carta la partita più difficile dell’ultimo periodo per la banda Reds del comandante Klopp, fresco protagonista di uno dei più belli ed emozionanti video della storia recente, dove annuncia il suo rinnovo in capo alla truppe fino al 2026.
L’insidiosa sfida ai Magpies arriva a cavallo delle due semifinali di Champions League, la prima vinta con una sontuosa partita ad Anfield, ma senza dare il colpo del KO che avrebbe permesso di schierare le seconde linee nel ritorno a Villarreal, nella piena corsa al titolo (o ai titoli) contro la corazzata City, in cui ogni piccolo errore può diventare fatale, costringendo Klopp a chiedere gli straordinari a molti dei suoi titolari nella giornata di domani per strappare una vittoria che manterrebbe il fiato sul collo di Pep e dei suoi soldatini.
A rendere le cose ancora più complicate c’è il Newcastle di Eddie Howe, che in attesa di sapere come sarà la sua storia nel prossimo futuro, dopo l’acquisto del fondo arabo guidato dai petroldollari. Viene da un mese perfetto in cui ha chiuso quattro vittorie su quattro, di cui tre al St. James’ Park, a far da corollario ad un 2022 in cui solo Liverpool e Manchester City hanno fatto meglio.
La guida in corso d’opera dell’ex manager del Bournemouth ha dato una grande spinta calcistica ed emotiva a tutto l’ambiente, rinvigorendo numerose pedine fondamentali nello scacchiere dei Magpies, a partire da Joelinton, ritornato al gol con una doppietta nella vittoria esterna di Norwich giocata da centravanti, dopo un paio di mesi di prove da mezzala offensiva, con risultati alquanto sorprendenti, per arrivare al neo acquisto invernale Bruno Guimarães, subito inserito alla grande nello scacchiere tattico di Howe e autore di 4 gol e 1 assist nella sua nuova avventura in Premier.
Saranno loro, insieme con il funanbolo Saint-Maximin, sempre pericoloso con le sue scorribande in 1vs1, oltre al resto di maestri del contrasto e dei duelli aerei come l’ex Shelvey, i centrali Lascelles e Burn e il mai domo Almirón a tendere numerose trappole nella corsa ai fondamentali tre punti per mantenere viva la voglia di titolo in Premier.
Indovinare la formazione che ha in mente Klopp è già difficile in condizioni normali, vista la sua capacità di sorprendere fino a poche ore dal fischio d’inizio, ancora di più in questa occasione, con il ritorno in Spagna vicinissimo, oltre ad un calendario costellato di partite decisive da qui alla fine della stagione.
Vista la posta in palio, più di qualcuno potrebbe pensare ad una replica quasi completa della formazione dell’andata di Champions, con solo Matip al posto di uno dei due centrali Van Djik o Konaté, Keïta al posto di uno dei due superman in mediana, Fabinho o Thiago, per finire con Diogo Jota inserito nel tridente al posto di uno fra Díaz e Mané.
Così facendo si cavalcherebbe l’inerzia tecnica e mentale mostrata negli ultimi due mesi, a discapito del dispendio fisico, anche in virtù di un risultato alquanto positivo catturato contro il Villarreal Mercoledì. Il comandante però ha dimostrato in questa stagione di fidarsi delle sue alternative, che difficilmente hanno deluso, per cui se disponibile il greco volante Tsiminkas potrebbe essere inserito al posto di Robertson e per creare grattacapi alla corazzata aerea difensiva degli avversari ci potrebbe essere spazio per il sempre positivo Origi, possibile partente a fine stagione, ma mai deludente nelle occasioni in cui Klopp ha deciso di puntarci le sue fiches.
Il piano tattico comunque deve essere lo stesso che ha caratterizzato questo andamento scintillante del 2022, pressione molto alta a chiudere le fonti di gioco primarie, recupero palla in zona pericolosa, tenere alta la quantità di tiri verso la porta, costringere gli avversari a non uscire dalla fase difensiva in modo facile, mettendo pressione massima che permetta di creare gli spazi giusti dove colpire.
Il Newcastle è squadra che gioca poco con la palla, per caratteristiche dei singoli, predilige le azioni singole e sfrutta bene la propria fisicità sia difensivamente che offensivamente, per cui non essere impreparati nell’1vs1 e nei duelli in alta quota e nei contrasti è fondamentale per finire il match vittoriosi.
Salah, fresco di nomina a calciatore dell’anno in Premier per i giornalisti, ha un passato glorioso contro le squadre di Howe, trafitte nove volte in sette partite, pronto a continuare la striscia, anche in virtù del ritorno al gol dopo un periodo magro, con la doppietta al Manchester United, a cui ha collegato tre magnifici assist nelle ultime tre vittorie.
Gol o assist per il re egiziano potrebbero essere decisivi per tornare dalla campagna del nord con il bottino pieno e mettere ancora pressione al City in questo pazzo finale di stagione in cui le due big del calcio europeo potrebbero contendersi Premier e Champions League.
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