Il sogno “quadruple” continua

A caccia di uno storico quadruple, il Liverpool di Klopp torna in campo nemmeno 72 ore dopo la semifinale di Champions contro il Villarreal: respinta la richiesta dei Reds che chiedevano, giustamente, di posticipare la gara programmata in modo inspiegabile per le 13:30 (12:30 inglesi). Si gioca quindi a ora di pranzo in quel di Newcastle, squadra completamente rivoluzionata a gennaio dopo l’acquisizione del club da parte di un fondo Arabo, che oltre ad acquistare un po’ di calciatori, ha cambiato la guida tecnica della squadra affidata ora al bravissimo Eddie Howe.

L’allenatore inglese ha saputo portare le Magpies addirittura in nona posizione, conquistando tantissimi punti soprattutto in casa dove non perde da quattro mesi. Quattro come le vittorie consecutive messe in fila dai bianconeri, che di fronte al loro pubblico vorranno certamente “sgambettare” il Liverpool sempre costretto a vincerle tutte sperando in uno scivolone del Manchester City che guida la classifica con un solo punto di vantaggio.

Fresco di rinnovo, il boss saluta un’eccezionale Travelling Kop

Visto il pochissimo tempo per recuperare tra una gara e l’altra, Klopp decide di far riposare molte delle sue stelle: Alexander-Arnold, Salah, Fabinho e Thiago, infatti, partiranno dalla panchina per far spazio a Gomez, Jota, Milner e Keïta. Grandissima dimostrazione di fiducia da parte di Klopp verso i suoi uomini, che lo ripagheranno a pieno. 4-3-3 classico per il tecnico tedesco:

Alisson; Gomez, Matip, Van Dijk, Robertson; Henderson, Milner, Keïta; Díaz, Jota, Mané.

4-3-3 anche per Howe:

Dúbravka; Krafth, Schär, Burn, Targett; Willock, Shelvey, Guimarães; Almirón, Joelinton, Saint-Maximin.

PRIMO TEMPO

Il Newcastle inizia la gara col piede sull’acceleratore, pressando e aggredendo il Liverpool fin dentro la sua area di rigore. I Reds tengono botta, ma capiscono che il pranzo di Newcastle potrebbe andare indigesto. Dopo qualche minuto di affanno, però, la squadra di Klopp comincia con autorità a gestire meglio il pallone, soprattutto grazie a un Keïta padrone del centrocampo. Il guineano sfiora anche il goal al 7’, ma la sua conclusione finisce a lato. Anche Milner, un po’ in difficoltà nelle sue ultime uscite, sembra stare sul pezzo e proprio da un suo intervento nasce il vantaggio del Liverpool al 19’: scivolata dura ma sul pallone del leone inglese su Schär, palla che arriva ad Henderson che a sua volta la gira sulla destra verso Keïta. Triangolo perfetto chiuso con Diogo Jota, dribbling su Dúbravka e pallone scagliato in rete di sinistro.

Il sinistro vincente del migliore in campo di oggi

Fantastico goal del centrocampista numero 8, e Reds avanti nonostante le proteste dei padroni di casa. Il Liverpool col passare del tempo, e consapevole del vantaggio, diventa sempre più in controllo della partita. Sono rare le sortite offensive del Newcastle: si vede pochissimo il pericoloso Saint-Maximin, praticamente annullato da un ottimo Gomez e dal sempre strepitoso Matip. Verso fine primo tempo ci provano prima Díaz, autore di un’altra gara generosissima e piena di colpi di classe, e poi Henderson, senza fortuna. Al 42’ è Jota a sfiorare il raddoppio di testa ma Dúbravka respinge ottimamente in angolo. Finisce così il primo tempo, con il solito fantastico Liverpool: cambiano gli interpreti, ma non la sostanza.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa il Newcastle prova come ad inizio gara a mettere sotto pressione il Liverpool, senza però mai dare la sensazione di pericolosità. Anzi è sempre il Liverpool a creare occasioni da goal, con Jota fermato da Dúbravka in uscita e Robertson che sulla respinta spreca malamente cercando un pallonetto che non gli riesce. Al 63’ è il turno di Mané, su assist di Gomez, a provarci ma il suo tiro di prima intenzione finisce di poco a lato. Il Liverpool sembra in totale controllo, ma il 2-0 non arriva e allora Klopp inserisce Fabinho e Salah al posto di Henderson e Mané. A cavallo tra il 72’ e il 79’ i Reds hanno altre tre occasioni per segnare, ma sia Salah che Jota (2 volte) non riescono a superare il sempre attento Dúbravka.

Ci prova anche Díaz, ma ancora Dúbravka chiude in angolo il suo tentativo da posizione defilata. Si entra negli ultimi minuti di gioco e, nonostante il dominio dei Reds, il risultato non lascia tranquillo nessuno. La beffa, soprattutto in Premier League, è sempre dietro l’angolo. Al 93’ Guimarães dopo aver vinto un paio di rimpalli a centrocampo lancia sulla destra il neo entrato Murphy che può involarsi solo verso Alisson, ma Robertson, straordinario, in scivolata appena dentro l’area di rigore gli sradica il pallone tra i piedi e si invola da solo fino alla metà campo avversario dove poi Jota conquista un preziosissimo calcio di punizione. Azione che è lo specchio di Robertson e di questa squadra da sogno: grinta, cuore, qualità, classe e intensità fuori dal normale.

La carica di Robertson, autore dell’ennesima partita eccellente

Si chiude così la partita con una vittoria di un’importanza enorme, in attesa del City che gioca alle 18:30 sul campo del Leeds. Finisce quindi l’Aprile di ferro dei Reds, chiuso con 5 vittorie su 6 in campionato (pareggio col City), quarti di Champions archiviati col Benfica e sul 2-0 in semifinale col Villarreal.

Il quadruple, incredibilmente, è ancora possibile, solo il Chelsea nel 2006-07 aveva ancora questa possibilità agli inizi di Maggio. Ma la cosa più bella ed emozionante di tutte è tifare ogni singolo giocatore di questa squadra, in ogni singola partita. Una squadra che ogni tifoso di calcio sogna, ma che per chi tifa Liverpool è una realtà che spero possa andare avanti più a lungo possibile.

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Una risposta a “Il sogno “quadruple” continua”

  1. Avatar André piro

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