Never give up

Un Liverpool davvero sconcertante si accinge ad affrontare il lanciatissimo Napoli nell’ultimo turno del girone, ma con la qualificazione fortunatamente già in tasca.

Il match contro i partenopei potrebbe essere stimolante per la sete di rivincita dopo la figuraccia del Maradona (la peggior prestazione della gestione Klopp), ma forse questo non è il momento migliore per covare propositi puramente vendicativi per più di una ragione: il Napoli è già qualificato ed è in lotta per il campionato, quindi anche una eventuale vittoria, non è detto che sarebbe il segnale di una netta ripresa.

Gli infortunati sono tanti, quindi sarebbe folle correre rischi; le vittorie in Champions, purtroppo, non sono servite a darci la giusta carica per affrontare come si deve le partite di una Premier, che è diventata un vero e proprio incubo. Due sconfitte contro le ultime della classe sono il punto più basso dell’era Klopp e siamo tutti letteralmente sotto shock per ciò che abbiamo visto, soprattutto nella gara imbarazzante contro un debolissimo Forest.

Sarebbe troppo lungo adesso fare la lista di tutto ciò che non va con analisi, ipotesi, calcoli, idee sulle tantissime cause e concause che ci hanno portato a questo punto. È importante, dunque, guardare solo a questo match per il momento. I Reds non possono assolutamente permettersi un altro passo falso nonostante la matematica qualificazione, perché ciò li farebbe sprofondare ancora di più nelle sabbie mobili di un male oscuro, che va al di là delle cause tecniche ed atletiche: un male che sembra averli svuotati mentalmente e privati dell’anima.

Quanto è importante l’anima per una squadra? Sicuramente questo fattore immateriale e trascendente ha un peso enorme anche sui fatti più concreti e terreni, perciò contro il Napoli bisognerà lottare e reagire per scuotere quest’anima, ridestarla e darci quella piccola spinta necessaria ad affrontare al meglio le ultime due gare di Premier prima della “sosta liberatrice”.

Tutto ciò con la speranza che, dopo il Mondiale, inizi un’altra stagione.

Forza ragazzi, ricordatevi chi siete e cosa avete fatto fino a meno di sei mesi fa. Hold your head up high.

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2 risposte a “Never give up”

  1. Avatar Fabrizio Speciale
  2. Avatar Giovanni Marchio

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