Tre punti per rimuginare

Tre punti per rimuginare. Su un inizio stagione da elogio della follia. Per trascorrere le mattine di un inverno che si fa attendere, seguendo pariteticamente il flusso di cose mescolate dal destino, e dunque anche le stagioni, camminando lungo i docks.

Le mani intrecciate dietro la schiena negli spazi liberi che lascerà un mondiale di calcio programmato secondo lo schema di quell’elogio della follia. Tre punti, quelli con il Southampton, per poter guardare al Natale con un accenno di sorrisi. E se proprio non dimenticando gli orrori di questo scorcio senza gioie, almeno provando ad immaginarci i mesi che verranno meno tristi.

Nessuno si aspettava una vittoria a Londra sul campo del Tottenham. Folle l’interpretazione del primo tempo da parte del Liverpool, che è sembrato scrollarsi le ombre dal suo cammino, giocando quarantacinque minuti vicini alla perfezione. Due gol, pericoli ridotti all’osso, Salah risorto come fosse una Pasqua calcistica e non ci fosse invece Natale alle porte, gli Spurs annientati.

Folle il secondo tempo, con il Liverpool in affanno, gli avversari che arrivavano da ogni parte, la vittoria difesa in un fortino che non è crollato perché stavolta la sorte non ci ha voltato le spalle. Tottenham – Liverpool come cartina di tornasole dei tre mesi trascorsi.

Un Sabato o una Domenica a sospirare di sollievo, un altro Sabato ed un’altra Domenica a lagrimare di disperazione. Con in mezzo i Martedì ed i Mercoledì che rappresentano a pieno quell’elogio di una follia incomprensibile .

È un Liverpool amletico. Klopp il suo principe più dubbioso. Gira per le stanze interrogandosi su ciò che potrebbe essere. Nessuno può saperlo, al momento. La partita di domani potrebbe se non spalancare, però almeno socchiudere le porte del futuro.

“Addio, eloquentissimo 2022, difendi Liverpool, con zelo, la tua virtù “. Parafrasando Erasmo nella lettera a Tommaso Moro, direbbe il tifoso comune; quello al quale il vento di quella inattesa follia ha scompigliato ogni certezza, aspettando l’ultimo atto di una stagione che nei nostri pensieri è già alle spalle.

Tre punti. E poi il letargo. Che muti ogni cosa. Anche la follia in sana normalità.

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