Il Boxing Day per rilanciarsi

È una delle tradizioni più belle del calcio inglese, la giornata in cui i bambini ricevono in regalo la possibilità di assistere dal vivo alle gesta dei loro campioni: il Boxing Day.

Questo 26 dicembre avrà un sapore particolare, in quanto quest’anno questa giornata corrisponde con il ritorno della Premier League. Archiviato il Mondiale del Qatar, che ha visto l’Argentina trionfare per la terza volta nella sua storia, torna finalmente il calcio dei club, riparte la rincorsa, si spera, del Liverpool.

L’antipasto è stato un po’ indigesto, dal momento che Giovedì è arrivata la battuta d’arresto sul campo del Manchester City che è costata alla truppa di Klopp l’eliminazione dalla Coppa di Lega. Una sconfitta che ci può stare, al netto delle assenze e delle scelte del tecnico tedesco che a differenza di Guardiola ha preferito non rischiare i calciatori appena tornati dal Mondiale. Da una parte spazio ai vari Aké, Gündoğan e Rodri, dall’altra, invece Liverpool in campo con Gomez, Milner terzino e Bajcetic.

Se da una parte si sono visti tutti i limiti di una rosa al momento troppo corta, a causa anche degli infortuni e di un mercato che ha sottovalutato alcuni problemi strutturali molto evidenti, dall’altra la squadra è sembrata in buone condizioni di forma e ha giocato il secondo tempo alla pari contro un ottimo Manchester City, fallendo anche diverse opportunità da gol a causa dell’imprecisione di Darwin Núñez.

L’attaccante uruguaiano è l’osservato speciale della partita del Villa Park, nella quale deve sicuramente farsi perdonare le numerose occasioni fallite all’Etihad. Meno fretta di concludere, meno tensione e più precisione è ciò che tutti gli chiedono, soprattutto in questa fase nella quale, a causa degli infortuni di Jota, Díaz e Firmino, si trova a dover reggere il peso dell’attacco con Salah, anch’egli apparso ancora indietro. Con una fase difensiva che oggi non dà sicurezza, servono i gol del centravanti che deve iniziare a incidere di più in fase realizzativa, oltre che nel contributo alla manovra e alla fase difensiva, nelle quali è stato fin qui irreprensibile.

Al Villa Park il Liverpool è atteso da una partita certamente difficile, contro una squadra reduce da un importante periodo di allenamento nel corso del quale avrà certamente cercato di assimilare le idee di una vecchia volpe come Emery. Un test probante per i Reds, che devono dimostrare di poter veramente essere protagonisti di una seconda parte di stagione diversa rispetto alla prima, mettendo in mostra appieno il proprio potenziale. Le prospettive di un girone di ritorno diverso, con tanti assenti pronti al rientro, sembrano già essere naufragate sotto i colpi dei vari infortuni che in poche settimane – mentre i nazionali non avevano alcun problema – hanno privato il Liverpool di diversi titolari.

In attesa di capire se la società metterà mano al portafoglio alla ricerca della carta di credito, l’obiettivo della squadra è stringere i denti e ripartire da quel carattere e quella fame che avevano contraddistinto gli ultimi match precedenti alla pausa mondiale. La rincorsa per un posto Champions è ancora aperta ma serve un Liverpool capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo, nonostante i numerosi problemi di formazione che continuano a mettere in difficoltà la truppa di Klopp. Il carattere visto a Manchester è un buon punto di partenza, ma serve anche maggiore determinazione sotto porta. Capito Darwin? Aspettiamo te.

«
»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *