Sette giorni fa avevamo le ossa rotte dopo l’andata dell’ottavo di finale di Champions League contro il Real. Una settimana più tardi si torna in campo, per riconquistare quella stessa competizione. Il Wolverhampton fa visita al Liverpool, una trasferta non lunga, meno di due ore di auto.
La macchina rossa dovrà però inserire la giusta marcia, per ripartire e mettere nel navigatore il quarto posto. Serve macinare chilometri, con la continuità e l’efficacia di un’auto tedesca. Oggi il Liverpool sicuramente non è una Porsche, e nemmeno una BMW, basterebbe l’affidabilità di una Volkswagen. Il Liverpool occupa la settima posizione, mentre i Wolves sono quindicesimi. I risultati nelle ultime cinque partite sono però identici: un pareggio, due vittorie e due sconfitte, che fotografano un momento di forma non edificante.
Guardando il bicchiere mezzo pieno Klopp sta recuperando parecchie pedine importanti, su tutte Diogo Jota e Roberto Firmimo. Ai due attaccanti servivano minuti e tempo, saranno fondamentali nel rush finale. Domani dovrebbe tornare a disposizione anche Darwin Núñez, elemento imprescindibile per voglia e intensità messi sul terreno di gioco.
Il lupo è un grande predatore e sempre più miete vittime, domani i denti li deve mostrare il Liverpool. Fame, voglia e corsa, come fosse un mantra, per tornare a essere il Liverpool di una volta. Dalla Champions per la Champions, ma bisogna cominciare a correre per davvero. Raggiungere questo obiettivo a oggi non è impossibile ma per farcela il Wolverhampton non deve fare paura.
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