Dalle stelle alle stalle

Passata la sbornia post 7-0 sul Manchester United, il Liverpool torna in azione in Premier League per la 26a giornata, viaggiando verso la costa sud dove ad attenderli c’è il fanalino di coda del Bournemouth, che ottiene però i tre punti.

Le Cherries che, nonostante la sconfitta all’ultimo secondo, vengono dalla buona prova in casa della capolista Arsenal e sono alla ricerca disperata di punti per ottenere una salvezza difficile, ma non impossibile: la classifica, nelle zone basse, è infatti molto corta e sono solo 2 i punti che dividono i padroni di casa dal West Ham 16o.

I Reds, invece, sono sempre alla caccia del quarto posto occupato dal Tottenham, distante solo 3 punti e con una partita in più rispetto alla squadra di Klopp. L’allenatore tedesco effettua solo un cambio rispetto al trionfo di Anfield di Domenica scorsa:

PRIMO TEMPO

I Reds, oggi nella divisa bianca psichedelica, partono forte nonostante l’intensità dei padroni di casa. Al 5o minuto Van Dijk, su situazione di calcio d’angolo, batte di testa Neto ma sulla linea salva i suoi Lerma. Al 9 , però, dormita della retroguardia del Liverpool dopo l’errore in appoggio di Alexander-Arnold e Outarra si presenta solo davanti ad Alisson, ma invece che tirare decide di aggirare il portiere brasiliano per poi calciare sull’esterno della rete.

Il Liverpool non si scompone e torna a spingere. Al 12′ Robertson calcia quasi a botta sicura, ma Neto compie un miracolo e respinge. Due minuti dopo, sull’altro lato, è Alexander-Arnold a sfiorare il goal, ma il suo tiro colpisce l’esterno della rete. La spinta del Liverpool, improvvisamente, cala d’intensità, anche complice un trio d’attacco praticamente inesistente finora. Così il Bournemouth cresce in fiducia e inizia a trovare spazio nelle crepe di una difesa del Liverpool sempre distratta.

E, al 27′, approfittando di un Van Dijk molle, Outtara scappa sulla destra e trova in mezzo tutto solo Billing che spinge comodamente in goal. 1-0 per il Bournemouth e Liverpool che sparisce dal campo.

Una piccola reazione arriva solo verso la fine del primo tempo quando, sulla punizione di Robertson, ancora Van Dijk, tutto solo, cerca il goal, ma il suo colpo di testa finisce fuori. Ma c’è ancora tempo per il Bournemouth di andare addirittura vicino al 2-0 quando Senesi si trasforma in Ronaldinho e, dopo aver controllato la palla con tre palleggi tutti di sinistro in area di rigore, serve Solanke che però tira alto e non trova il goal dell’ex. Si chiude un primo tempo dalle due facce, come tutta la stagione dei Reds, che, parafrasando il commentatore di Sky Nicola Roggero, passa dall’essere Dr. Jekyll a Mr. Hyde con una facilità spaventosa.

SECONDO TEMPO

Klopp prova a cambiare nella ripresa inserendo Jota per uno spento Elliott. Con i quattro attaccanti in campo i Reds partono forte soprattutto con Gakpo che costringe gli avversari a due falli d’ammonizione. Ci prova subito Jota al 48′ ma il suo tiro è ben controllato da Neto. Ma in campo i Reds sono confusionari e poco incisivi. L’intensità, la voglia, la giusta mentalità viste 6 giorni fa sono completamente sparite.

Al 63′ un Bournemouth che controlla senza troppa fatica, prova in contropiede ma Billing da buona posizione liscia il pallone. Qui Klopp prova a rivoluzionare la squadra togliendo Alexander-Arnold, Fabinho e Nunez e inserendo Milner, Henderson e Firmino. Al 66′ da una buona azione proprio del neo-entrato Milner, Jota di testa batte a colpo sicuro ma il pallone è deviato chiaramente dal braccio largo di Smith. L’arbitro non se ne accorge, non si sa come, e viene richiamato al VAR. “solo” dopo 4 minuti il calcio di rigore, chiarissimo, viene concesso. È incredibilmente il primo a favore di tutta la stagione del Liverpool. Dal dischetto si presenta Salah che però calcia incredibilmente fuori facendo esplodere di gioia il Vitality Stadium.

E qui, un Liverpool già mentalmente fuori fase, cala in depressione. Ciò che seguono sono minuti di confusione, imprecisione e totale assenza di idee. Il Bounemouth resta schiacciato nella sua metà campo, ben felice di vedere i Reds palleggiare senza ritmo orizzontalmente. Anzi, all’ 82′ è il Bournemouth con l’azione di Christie, entrato nella ripresa, ad avvicinarsi pericolosamente verso la porta avversaria, ma Alisson blocca in due tempi il tiro dello scozzese. Non ci sono altri sussulti di una gara davvero pessima del Liverpool che perde per la terza volta in stagione contro l’ultima in classifica dopo le sconfitte con Leeds e Nottingham Forest.


Una partita che è l’altra faccia della stessa medaglia di una squadra che produce prestazioni così altalenanti che sono davvero inspiegabili. E le prossime tre gare sono tre trasferte non proprio abbordabili: Real Madrid, Chelsea e Manchester City.

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Una risposta a “Dalle stelle alle stalle”

  1. Avatar Armando Todino

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