Avversari nel mirino

Ci avviciniamo alla fine della stagione con la terzultima partita di Premier League: sarà una trasferta al King Power Stadium, la casa del Leicester City.

Un filotto di sei vittorie consecutive – inaugurate dalla convincente remuntada, fruttata un punto, contro l’Arsenal ad inizio aprile – nel mentre che il Newcastle ne ha perse due e lo United altrettante (aggiungendoci pure un pareggio in casa del lungodegente Tottenham) ci ha riportato incredibilmente in corsa per un posto Champions League. Certo, è dura e dipende solo in minima parte dal nostro cammino, ma non ci resta che fare bottino pieno nelle conclusive tre partite di campionato: se le avversarie non faranno altri scivoloni avremo per lo meno concluso alla grande una stagione che rimane, in ogni caso, estremamente deludente e difficilmente decriptabile.  

La brutta notizia è che nel Monday Night ci troviamo di fronte il Leicester: certo, è una squadra devastata, che ha vinto solo 2 delle ultime 14 partite, ma proprio per questo la trasferta è terribilmente ostica; le Foxes infatti si trovano terz’ultimi in classifica, situazione che li obbliga disperatamente a racimolare punti in queste ultime giornate per rimanere in Premier League. Si tratta di uno scenario davvero incredibile per una squadra che nelle passate stagioni ha sempre lottato per un posto europeo e che addirittura nel 2016, a dimostrazione massima della favolosa aleatorietà del gioco del calcio, vinse la Premier League capitana dal bravissimo (e personalmente commovente) Claudio Ranieri.

È nel mentre curioso pensare che la nostra vittoria darebbe una grossa mano all’Everton, anch’esso sorprendentemente inguaiato in quei bassifondi: derby cittadino che francamente sarebbe bello (e doveroso!) studiare sociologicamente per capire se si tratta davvero di un “friendly derby” come ce lo raccontano i monotoni, ridondanti e clamorosamente ripetitivi telecronisti nostrani; ma chiaramente ora c’è solo da pensare al nostro obiettivo e non ad “effetti collaterali” poco desiderabili.

Sul fronte formazioni, per noi è certa l’assenza di Keïta e Firmino, ancora in recupero dai loro rispettivi infortuni: speriamo vivamente che il secondo sia disponibile per la prossima di campionato che sarebbe – doloroso scriverlo – l’ultima apparizione in casa del primo, ultimo e per sempre Señor di Anfield. Sarà poi interessante vedere se Klopp riproporrà le quattro punte viste contro il Brentford: in questa occasione sono partiti titolari Salah, Gakpo, Jota e Núñez, quest’ultimo sostituito a metà secondo tempo dal rientrante e ruspante Díaz. Per il Leicester c’è invece la mancanza del talentuoso Iheanacho, ed è quindi probabile che il reparto offensivo sarà sorretto dal trio Maddison-Vardy-Barnes.

Sperando soprattutto nella squadra (e nel pubblico!) di “quel maledetto United”, un nostro vittorioso Monday Night potrebbe significare addirittura un aggancio ai Magpies (che però è doveroso ricordare dispongono di a game in hand).

Durissima quindi, ma cosa ci costa crederci?

C’mon, with hope in our hearts!
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