Belli e vincenti

Dopo gli ottimi risultati ottenuti ultimamente, i Reds erano impegnati nella più difficile delle gare rimaste, perché il Leicester era con l’acqua alla gola e doveva assolutamente vincere per poter sperare in una difficile e poco probabile salvezza. Si domina invece con una vittoria per 0-3.

Le Foxes, qualche mese fa, sembravano avere le carte in regola per tirarsi fuori dalle sabbie mobili, invece, non sono riuscite più a venire a capo di una stagione travagliatissima. Dall’altra parte un Liverpool, anch’esso reduce da un anno travagliato, e che si è svegliato troppo tardi aumentando il rimpianto di ciò che si sarebbe potuto (e dovuto) fare molto prima. Leicester non è mai stato un campo facile e neanche fortunato per i Reds, che però avevano un solo imperativo, vincere, come ha rimarcato lo stesso Klopp nell’intervista pre-match: “Our situation is crystal-clear: we have to win all our games.

Questi gli 11 mandati in campo dal manager tedesco:

PRIMO TEMPO

Il match, per oltre mezz’ora, è molto combattuto, ma decisamente brutto e non fa registrare nulla per la cronaca. All’improvviso, però, Curtis Jones sale in cattedra e decide che è arrivato il momento di rompere la monotonia. Nel giro di soli due minuti, questo giocatore, ritrovato già da alcune settimane, tira fuori due giocate pazzesche che annichiliscono il Leicester. Minuto 33: da un rilancio di Alisson, palla al limite dell’area, Jones di testa innesca Hendo, che smista sulla destra per Salah, palla scodellata sul lato sinistro dove l’accorrente Jones deposita in rete di controbalzo. Bellissima azione e vantaggio Liverpool. Minuto 35: splendida palla di Salah per Jones, che dal limite si gira e con un destro pazzesco sigla il raddoppio. Due goals davvero belli per questo ragazzo che veniva da due stagioni da incubo.

Il Leicester accusa il colpo e rischia di capitolare dopo altri due minuti, ma Gakpo in area si fa murare dal portiere. Si chiude così la prima frazione con i nostri in vantaggio ed in pieno controllo su un Leicester che inizia a vedere lo spettro della retrocessione.

SECONDO TEMPO

Il primo brivido della ripresa lo concede, dopo quattro minuti, Iversen, che esce per spazzare via un pallone e per poco non viene beffato da Gakpo. I minuti passano senza patemi e al sessantottesimo Salah scalda i guantoni di Iversen con un piatto sinistro centrale. Passano, però, due minuti e Arnold chiude il match con una perla di rara bellezza: una punizione pazzesca da fuori area, un autentico screamer! Un Alexander-Arnold rinato.

Un’immagine che si commenta da sola

Partita in cassaforte e tre punti fondamentali. Peccato solo per Salah che, dopo due assist sui primi due goals, si divora il 4-0. Gli ultimi minuti sono di pura accademia e il fischio finale ci regala un’altra bella e convincente vittoria.


Che dire? Purtroppo, il rischio di non andare in Champions per 1-2 punti è altissimo, il rimpianto per aver buttato via i due terzi della stagione in modo suicida è enorme, ma il finale è comunque incoraggiante.

Oltre a ciò, incoraggia il pensiero che la probabile, futura Europa League, unico trofeo che manca a Klopp, l’anno prossimo potrebbe essere nostra.

COYR!
«
»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *