A due facce

Superata la pausa delle nazionali, il Liverpool, dopo un primo tempo disastroso, ha la meglio di un generoso Wolverhampton che nulla ha potuto contro la versione migliore dei Reds che nel secondo tempo hanno stradominato la partita. Vittoria per 3-1 per la squadra di Klopp che vola in classifica a 13 punti centrando la quarta vittoria consecutiva e la sedicesima senza perdere se si considera anche il finale della scorsa stagione.

Klopp è costretto a rivoluzionare la formazione visti i tanti giocatori acciaccati e che sono stati in giro per il globo solo fino a qualche ora prima. Questi gli undici titolari per la gara di oggi scelti dal manager tedesco:

PRIMO TEMPO

Se Klopp spera di rompere questa “maledizione” delle partite alle 12:30, i primi minuti di certo non gli possono dare fiducia: il Liverpool è lento e macchinoso e sembra andare al rallentatore al cospetto di un Wolverhampton davvero in versione lupi affamati che attaccano e pressano a tutto campo. La differenza di freschezza fisica si nota tutta, ma è incredibile la quantità di errori in fase di possesso da parte del Liverpool.

Al 6′ minuto i padroni di casa passano in vantaggio: situazione di due contro sette, Pedro Neto dalla sinistra penetra indisturbato saltando mezza difesa del Liverpool, cross basso verso la destra che trova impreparati sia Alisson che Robertson e Hwang tutto solo segna il goal dell’1-0. Quasi imbarazzante la facilità con cui i Wolves trovano la via del goal. Il Liverpool sembra quello dell’anno scorso: errori su errori, zero idee e sofferenza totale contro la fisicità di un avversario vistosamente più fresco.

Ci prova Jota su cross di Salah a svegliare i suoi, ma è solo una piccola luce in un primo tempo davvero buio. Al 33′ sempre Neto sulla sinistra, autentica spina nel fianco per i Reds, ridicolizza Gomez con un tunnel e scappa verso il centro del campo; il suo successivo cross è perfetto per Cunha che però, disturbato dal movimento di Quansah, si accartoccia su se stesso e grazia il Liverpool. Dopo questo spavento la squadra di Klopp cerca timidamente di spingere il piede sull’acceleratore e quasi non trova il pareggio proprio al 45′ quando i tiri di Salah e Szoboszlai vengono miracolosamente salvati dalla difesa del Wolverhampton. Si chiude così la prima frazione di gioco, che lascia a Klopp molte più domande che certezze.

SECONDO TEMPO

La ripresa comincia con un cambio per Klopp che toglie un disastroso Mac Allister, chiaramente in difficoltà fisica dopo i lunghissimi viaggi intercontinentali di questi giorni, e inserisce Díaz che fin da subito regala una ventata di freschezza e rabbia agonistica che tanto sono mancate ai Reds nel primo tempo. Ma è tutta la squadra che sembra rientrata in campo con uno spirito completamente diverso. Il pallone viaggia più veloce e Szoboszlai, distratto e impreciso fin qui, prende in mano le redini del centrocampo.

Al 47′ Díaz già va vicino al goal con un bel colpo di testa su cross di Robertson. Al 55′ però i Reds il pareggio lo trovano, sempre grazie a un’iniziativa di Díaz che scatena il panico inserendosi centralmente nel muro difensivo dei Wolves; palla che arriva a Jota che con un gran tocco di destro serve Salah che a sua volta, di destro, pesca Gakpo tutto solo sul palo lontano. Goal facile facile per l’olandese e partita che ora sembra totalmente cambiata.

Il goal dell’olandese sterza definitivamente la gara

Nonostante il goal sia Gakpo che Jota lasciano il campo per fare spazio a  Núñez ed Elliott. Ora in campo c’è solo il Liverpool. O’Neil, manager dei Wolves, prova a riequilibrare la squadra inserendo Doherty per Hwang e Silva per Cunha e i suoi in campo, cercano in tutti i modi di spezzettare il ritmo del Liverpool che non riescono più a reggere. Esce anche Aït-Nouri per Bueno ma l’inerzia della gara è in mano del Liverpool, che con i cambi di Klopp ha acquisito energia e convinzione sia a centrocampo con Elliott che in attacco con gli scatenati Núñez e Dìaz.

I Reds mettono alle corde i padroni di casa ma non riescono a sfondare. Al 69′ è proprio l’attaccante urugayano del Liverpool ad avere una grande chance ma José Sá s’immola e salva i suoi. I giocatori del Wolverhampton non ce la fanno più e O’Neil cambia ancora, con Traoré e Doyle che entrano al posto di Lemina e Bellegarde, letteralmente stremati. È costretto ad uscire anche Quansah per il Liverpool, fermato dai crampi, ma autore di una partita solidissima e ordinata, e non era affatto facile.

All’84′ Díaz va vicino al goal ma Dawson salva tutto e devia in angolo. Dalla bandierina va Szoboszlai, ma il suo cross è comodamente bloccato da Sá. Il portiere portoghese però rilancia malissimo in avanti e Robertson raccoglie il pallone a centrocampo per involarsi verso la porta avversaria. Lo scozzese serve sulla destra Salah e si butta in area da attaccante vero; l’egiziano, di esterno, chiude il triangolo e Robertson di prima infila Sá per il vantaggio del Liverpool! Grandissimo goal dello scozzese che corona la sua 200a presenza in Premier con i Reds, per giunta da capitano, con un goal importantissimo.

Una rete di vitale importanza del capitano odierno

Altro assist per Salah che anche quando non incanta, trova sempre la giocata vincente. Il Wolverhampton si butta in avanti ma senza sussulti. Al 91′ è Elliott, dopo un’altra bellissima prestazione dalla panchina, trova il goal del definitivo 3-1: Núñez distrugge fisicamente Dawson difendendo la palla spalle alla porta, lo lascia a terra e si invola verso l’area avversaria. Palla in direzione di Salah che aspetta l’arrivo di Elliott e gli appoggia il pallone che l’inglese senza esitazione colpisce di sinistro. Deviazione di Bueno, palo e rete. Fantastica vittoria del Liverpool che si porta momentaneamente in testa al campionato e ribalta un’altra partita dove tutto sembrava andare male.

Il goal non sarà stato assegnato ad Elliott ma il suo impatto sulla partita resta

Cambi azzeccatissimi di Klopp che con l’energia, la qualità e la cattiveria di Núñez, Díaz ed Elliott ha trasformato l’intera squadra. Tre punti importantissimi conquistati in condizioni per nulla semplici e morale che resta altissimo in vista anche del prossimo impegno difficilissimo ad Anfield contro l’ostico e sorprendente West Ham di Moyes.

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