Pari tra luci e ombre

Occasione mancata per il Liverpool, che nell’ottava giornata di Premier League vola verso la costa sud dell’Inghilterra per affrontare il pericoloso Brighton di De Zerbi, ed esce con un punto che lascia l’amaro in bocca un po’ ad entrambe le compagini.

Un’altra partita in cui gli errori arbitrali, stavolta del signor Taylor, non mancano di certo. L’allenatore italiano, dopo la batosta subita in casa dell’Aston Villa (6-1) e l’ottimo pareggio in rimonta in Europa League a Marsiglia (2-2) rivoluziona ancora una volta la sua formazione con sei cambi rispetto alla gara europea.

Klopp deve fare a meno di Gakpo, Bajčetić e Thiago, infortunati, e di Jota e Jones squalificati dopo la gara folle di Londra contro il Tottenham. Ecco la formazione:

PRIMO TEMPO

La gara inizia con il solito possesso palla esasperato del Brighton in difesa, che cerca sempre di “provocare” il pressing avversario ma i Reds non ci cascano anche se i padroni di casa hanno due buone potenziali occasioni proprio nei primi minuti su due corner.

Non succede praticamente nulla con le due squadre che si studiano e che non trovano sbocchi. Fino al 20’ quando un passaggio senza senso di Van Dijk verso un pigro MacAllister, che ha come attenuante quella di essere pressato dagli avversari, favorisce l’intervento di Adingra che da lontano non ci pensa due volte e batte Alisson che probabilmente non si aspettava un errore del genere in uscita dei suoi. 1-0 Brighton dal nulla.

Ora i Seagulls, forti del vantaggio, gestiscono bene il pallone con un incessante possesso palla difensivo, con i Reds che non trovano mai uno spiraglio per puntare la porta avversaria. Ma il continuo e rischioso possesso palla dei difensori del Brighton non paga: Dunk sbaglia l’appoggio e il pallone viene recuperato da MacAllister che serve subito Szoboszlai. L’ungherese, in ombra fino a quel momento, trova immediatamente Díaz nella trequarti avversaria. Il colombiano serve Núñez che a sua volta appoggia sulla destra ad Elliott; l’inglese intelligentemente non interviene e lascia il pallone all’accorrente Salah che non si fa pregare e supera Verbruggen con un preciso sinistro all’angolino basso. 1-1 al 39’.

Il Brighton resta una delle “vittime” più colpite da Salah

Inerzia della partita che cambia completamente e quattro minuti più tardi un altro errore in fase di impostazione del Brighton regala un’occasione al Liverpool: Núñez e Szoboszlai in pressing ne approfittano e recuperano palla, l’ungherese tutto solo davanti al portiere viene trascinato a terra da Gross. Taylor aspetta un po’ ma alla fine concede giustamente il rigore per il Liverpool. Gross che meriterebbe il rosso da regolamento, inspiegabilmente, non viene neanche ammonito. Il VAR? Non pervenuto. Ennesimo episodio in cui la classe arbitrale inglese si rivela non all’altezza del campionato. Dal dischetto comunque si presenta Salah che batte Verbruggen e porta in vantaggio il Liverpool nel momento della gara in cui il Brighton sembrava in controllo.

Una garanzia dagli 11 metri

SECONDO TEMPO

Nella ripresa Klopp toglie Elliott e inserisce Gravenberch. Ma partono forte i padroni di casa: su un lancio da dietro (una rarità) Robertson si fa incredibilmente sorprendere alle spalle da Adingra che si invola verso la porta. Il terzino scozzese torna in posizione ma viene saltato facilmente dall’esterno del Brighton che viene fermato solo da un autentico miracolo di Alisson che salva i suoi.

Al 54’ l’episodio che può cambiare la partita però ce l’ha il Liverpool: bellissima azione sulla destra conclusa da Szoboszlai che mette in mezzo per l’accorrente Gravenberch che deve solo spingere il pallone in rete ma che incredibilmente a porta vuota colpisce la traversa! Occasione clamorosa per l’olandese che si dispera.

Poi è Díaz al 68’ a sfiorare il goal del 3-1 ma il suo tiro da ottima posizione esce di poco a lato. Col passare del tempo il Liverpool comincia a soffrire le incursioni sulla sinistra di Mitoma (fin lì ben tenuto da Alexander-Arnold) e March. Al 78’ Taylor decide di regalare una punizione da posizione pericolosa proprio da quel lato e il Brighton trova il pareggio con Dunk che spinge il pallone in rete davanti ad Alisson completamente indisturbato. Dal replay si nota che il pallone crossato da March supera ben tre difensori del Liverpool prima di venire spedito in rete da Dunk. Goal davvero terribile da concedere a questi livelli e in una partita contro un avversario del genere.

Ora il Brighton sente che può vincerla. All’84’ quasi non trova la rete del 3-2 con Joao Pedro che dopo una deviazione fortunosa su un cross dalla destra si trova completamente solo in area ma per fortuna del Liverpool calcia alto! Spavento enorme per Klopp e i suoi. Gomez e Konaté, entrati per Alexander-Arnold e Matip, non danno quella copertura sulla destra che Klopp si aspettava, soffrendo moltissimo Mitoma che costringe al cartellino giallo proprio il difensore inglese entrato male in partita. Il Brighton spinge in avanti ma non crea più nulla. Ci prova allora il Liverpool che comunque non si accontenta del pareggio negli ultimi minuti ma i Reds non riescono a trovare la giocata giusta per impensierire il Brighton.


Finisce dunque 2-2 una gara piena di luci e ombre, di errori clamorosi e grandi giocate e i soliti orrori arbitrali made in England.

Un punto che lascia scontente ad entrambe le squadre e che vede il Liverpool chiudere la giornata al quarto posto con 17 punti, 3 in meno della capolista Tottenham.

Si riprenderà in Premier League dopo la sosta per le nazionali del prossimo weekend, il 21 Ottobre ad Anfield nel derby contro l’Everton alle 13:30.

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