Libertad Para Papa

Un frustrante tardo pomeriggio di Novembre vede il Liverpool non riuscire a imporsi e rischiare addirittura la beffa contro il neopromosso Luton Town. 

Dopo il provante scontro infrasettimanale con il Bournemouth di Iraola i Reds si presentano in campo con questa formazione:

PRIMO TEMPO

Dopo un inizio di gara dove le due compagini si scambiano da subito un paio di occasioni Darwin Núñez spaventa i padroni di casa con un tiro molto potente che batte il portiere avversario prima di colpire l’incrocio dei pali e spegnersi sul fondo. La prima frazione della gara prosegue quindi su questi binari con il Liverpool che spinge molto nel vano tentativo di sopraffare la retroguardia avversaria, schierata costantemente nei pressi della propria area ricordando in parte il piano partita messo in atto dall’Everton poche settimane prima.

Il Luton riesce però anche a creare qualche pericolo, come quando al quindicesimo minuto Issa Kaboré raccoglie un cross proveniente dalla fascia sinistra finendo però per calciare alto sopra la porta difesa da Alisson. Al trentatreesimo è invece Diogo Jota a controllare un passaggio di Ryan Gravenberch per coordinarsi e calciare verso l’angolino basso della porta difesa però ottimamente da Kaminski.

Si va quindi a riposo sul punteggio di zero a zero con il Liverpool che trova un ampio vantaggio rispetto ai suoi avversari solo all’interno delle statistiche riguardanti il possesso del pallone e dei tiri in porta, con il cronometro intento a ticchettare inesorabilmente verso il novantesimo.

SECONDO TEMPO

La seconda frazione inizia sull’onda di come si è svolta e di come è terminata la prima, con una delle fazioni a riempire passivamente la parte più bassa della sua metà campo mentre l’altra cerca di scardinare la linea difensiva che si trova davanti, regalando il suo primo dispiacere ai tifosi Reds quando Alexis MAcAllister racimola un cartellino giallo che gli impedirà di scendere in campo nella prossima gara di Premier League.

Al sessantacinquesimo invece la difesa ospite scricchiola pericolosamente quando Carlton Morris si trova il pallone sul sinistro nel cuore nell’area di rigore dopo una grande cavalcata del suo compagno Ogbene ma il tentativo è messo in calcio d’angolo da Alisson. 

Cinque minuti dopo arriva la più grande delle occasioni, quando Darwin calcia alle stelle su una sponda di Mo Salah a pochi passi dalla porta, è sempre dai piedi dell’uruguagio che nascono alcune delle occasioni più pericolose della gara degli uomini di Klopp, è proprio lui pochi istanti prima del settantaduesimo che calcia forte verso il primo palo dopo essere stato trovato dal suo compagno con il numero undici ma il portiere fa buona guardia.

All’ottantesimo il Liverpool rischia una clamorosa beffa quando sugli sviluppi di un corner a suo favore su cui ha anche qualcosa da recriminare nei confronti del direttore di gara per un potenziale fallo di mano il Luton si invola verso la porta riuscendo a trovare il momentaneo vantaggio con Tahith Chong.

Klopp prende subito provvedimenti inserendo Luis Díaz, che dopo settimane complicatissime è addirittura chiamato a cercare di agguantare un punto per la sua squadra riuscendo per giunta a farlo, nel pieno del recupero è infatti proprio il sud-americano a svettare di testa più in alto di tutti per insaccare il pallone alle spalle del numero uno avversario come i suoi compagni avevano cercato di fare per l’integrità della gara, scoprendo poi una maglietta che recita “Libertad para papa” che non penso necessiti di traduzioni.

Tutti i compagni si stringono a Lucho

Tutto il Branch si stringe ovviamente intorno al suo numero 7 in questo momento incredibilmente complicato e lo ringrazia per l’incredibile forza dimostrata nello scendere in campo in un momento così umanamente complesso, forza Lucho! 


Dopo un punto che lascia comunque l’amaro in bocca nonostante le circostanze in cui è arrivato il Liverpool è chiamato a rialzare subito la testa, prima nella trasferta francese di Tolosa e poi nello scontro casalingo contro le bees del Brentford, a queste due gare seguiranno poi l’ennesima pausa per le nazionali e lo scontro diretto in trasferta contro il Manchester City.

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Una risposta a “Libertad Para Papa”

  1. Avatar Jacopo Stocco

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