Ad Anfield arriva il Brentford, formazione sicuramente abbordabile ma insidiosa.
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Una massima, questa, che può valere in tutti i campi, anche nel calcio. Il Liverpool è reduce dal mezzo passo falso di Luton e dalla sconfitta di Tolosa, ecco perché l’obiettivo dev’essere dimostrare che si è trattato solo ed esclusivamente di una coincidenza, spiacevole ed evitabile, ma sempre una coincidenza.
La squadra di Thomas Frank è in fiducia: ha vinto le ultime tre partite e recentemente si è portata a casa lo scalpo del Chelsea. Insomma, non si può e non si deve sottovalutare. Serve una reazione per tenere il passo del Manchester City e sognare di poter stare davanti e competere per il titolo.
In questa prima parte di stagione – al netto delle ultime partite – il Liverpool ha mostrato freschezza e una ritrovata creatività davanti. In difesa qualche passo avanti c’è stato, ma servirebbe ancor più attenzione così da evitare goal stupidi. Ma tant’è, e comunque la stagione è sin qui più che positiva. Tra le note liete c’è la liberazione del padre di Luis Díaz. L’incubo è per lui finito e i Reds ritrovano così un attaccante dal rendimento eccezionale.
La speranza è che ovviamente la notizia gli faccia tornare il sorriso e di conseguenza slancio. Klopp in attacco avrà l’imbarazzo della scelta, con tutte le frecce a disposizione. Sempre fuori Robertson, Jones e non ci saranno nemmeno Gravenberch e Mac Allister, quest’ultimo squalificato. Aldilà dei giocatori che verranno schierati serviranno risposte dal collettivo, ritrovare la via prima della sosta delle nazionali e poi ripartire per lo sprint che ci porterà alla fine del 2023.
È da adesso in poi che si fa la differenza, è da qui che si decide la stagione, gli obiettivi e i sogni. Domani – calcio d’inizio alle 15.00 – allo stadio ci sarà anche una nutrita comitiva del nostro Branch. E allora che tutti insieme possano spingere il Liverpool verso i tre punti. Basta indizi negativi, vogliamo la prova di altro. La prova che Salah e compagni possono competere per vincere.
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