Il Liverpool torna a giocare una partita di Premier League venti giorni dopo la bellissima prova ad Anfield col Newcastle vinta 4-2. I Reds volano nel sud dell’Inghilterra dove si impongono 4-0 contro una delle squadre più in forma del campionato, il Bournemouth di Iraola.
Klopp deve fare a meno di dieci giocatori tra infortunati (Thiago, Bajčetić, Alexander-Arnold, Robertson, Tsimikas, Szoboszlai, Matip, Doak) e chi è in giro per il mondo con le nazionali (Salah ed Endo). Scelte quindi quasi obbligate per il tedesco che lancia dal primo minuto il terzino destro Bradley (classe 2003) e che porta in panchina altri ragazzi della primavera come Clark, Beck e Gordon. Questa la formazione di oggi:
PRIMO TEMPO
In un Vitality Stadium sferzato da vento e pioggia a cominciare meglio sono i padroni di casa, che spingono da subito molto forte sull’acceleratore causando qualche momento di difficoltà nella difesa del Liverpool, senza però tirare in porta.
I Reds sembrano spaesati in campo soprattutto con i tre davanti che non danno l’idea di essere a proprio agio nelle posizioni scelte per loro da Klopp, con Jota al centro, Núñez a sinistra e Díaz a destra. Al 19’ ci prova quindi MacAllister (partita sontuosa la sua) da fuori area senza fortuna. Sei minuti dopo è il turno di Núñez anche lui da lontano, ma Neto blocca senza problemi.
Al 34’ l’episodio che potrebbe essere la svolta della gara: Kluivert colpisce duramente Díaz sulla caviglia con la gamba tesa e i tacchetti spianati in avanti. L’arbitro Madley non fischia nemmeno fallo e tutti si aspettano l’intervento del VAR. Ma, incredibilmente, Tierney (sempre lui) al VAR ci mette due secondi a decidere che non c’è nulla. Incredibile. Il Bournemouth comunque non fatica a controllare il Liverpool che non trova mai un’azione fluida in attacco.
Anzi al 39’ sono i padroni di casa a trovare il primo tiro verso la porta difesa da Alisson che blocca il tiro di Christie. Al 44’ è Kluivert a crossare basso dalla sinistra verso il centro dell’area dove per pochissimo né Solanke né Christie riescono a deviare in gol. Si chiude così un brutto primo tempo con i Reds che dovranno fare molto di più per vincere questa partita.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa Klopp cambia le posizioni in attacco, mettendo Jota a destra nel ruolo di Salah, Díaz a sinistra e Núñez al centro. Ma oltre alla tattica i Reds sembrano trasformati dal punto di vista psicologico e partono fortissimo. 49’: Konaté lancia in avanti Jones che stoppa di petto e di prima intenzione serve Jota. Il portoghese, sempre di prima, trova Núñez in area che ancora una volta di prima infila Neto sul secondo palo. Tre tocchi velocissimi e palla in rete, goal fantastico del Liverpool che si porta in vantaggio.
Sembra tutta un’altra squadra ora quella di Klopp che tre minuti dopo reclama un rigore per fallo su Jota ma né arbitro né (ovviamente) Tierney al VAR intervengono. Poco dopo è Bradley, autore di una prova solidissima al suo debutto da titolare, a provarci due volte senza successo. Il Liverpool domina in lungo e in largo col Bournemouth che non può far altro che chiudersi a difendere.
Al 63’ Klopp toglie Elliott e Díaz e inserisce Gravenberch e Gakpo. Al 70’ l’olandese, approfittando del lavoro sporco di Núñez che conquista palla in un contrasto aereo con Zabarnyi, serve Jota sulla destra che non si fa pregare due volte e scaglia il pallone nell’angolino in basso sul primo palo. Neto non può nulla e palla in rete!
Implacabile il portoghese che si ripete nove minuti più tardi quando Bradley gli serve un gran pallone basso dalla destra, liscio di Jota sul primo tentativo a rete, palla nell’angolo lontano sul secondo. Doppietta e partita in ghiaccio.
L’arbitro inspiegabilmente concede otto minuti di recupero, il Bournemouth approfitta del naturale rilassamento del Liverpool e quasi non trova il gol consolazione con Brooks. Al 93’ però è il Liverpool a segnare ancora: Gomez si mette le scarpette di Alexander-Arnold ed effettua un cross perfetto dalla destra su cui si fionda Núñez che colpisce quasi in scivolata e supera di nuovo Neto per il definitivo 4-0.
L’uruguaiano è il primo giocatore della Premier ad andare in doppia cifra sia per goal (10) che assist (10) in tutte le competizioni. Quando, come oggi, convertirà più spesso in goal le occasioni che si crea sarà semplicemente l’attaccante perfetto.
Si chiude quindi la gara di Bournemouth con una prova di forza che spaventa la Premier League quella della squadra di Klopp, che ora guarda al ritorno delle semifinali di League Cup contro il Fulham di Mercoledì prossimo.
Nonostante le numerose assenze, la squadra di Klopp fa sua una gara molto complicata e consolida il primato in classifica, tenendo a distanza di cinque punti sia Arsenal che Manchester City, anche se la squadra di Guardiola ha una partita in meno. Non si ferma quindi la corsa del Liverpool che resta imbattuto per la quattordicesima partita consecutiva in campionato.
Sperando di recuperare qualche uomo chiave in vista anche dello scontro diretto in Premier League contro l’Arsenal del 4 Febbraio.
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