L’importanza del 3

In un gradevolissimo pomeriggio inglese va in scena Liverpool – Burnley, una partita che passerà alla storia per il più alto numero di tifosi presenti ad Anfield (59.896!). I padroni di casa conquistano la vittoria con il punteggio finale di 3-1.

I ragazzi di Klopp cercano il riscatto dopo il brutto tonfo all’Emirates contro l’Arsenal, e quale miglior occasione della compagine di Kompany, che nonostante la grande cavalcata in Championship l’anno scorso, si ritrova ora a soli 13 punti dopo 24 giornate.

I cambi nella formazione dei Reds sono più forzati che dovuti a scelta tecnica, con Quansah che sostituisce lo squalificato Konaté e Kelleher che rimpiazza Alisson tra i pali:

Il match comincia e si prospettano subito 90 minuti di intensità con un Burnley insolitamente arrembante che spinge nella metà campo rossa trovando anche un’occasione importante a cui Kelleher dice di no. Fortunatamente per i Reds al 31′, sugli sviluppi di un corner ci pensa Trafford a facilitare le cose: buca l’uscita e di testa Diogo Jota trova la rete dell’1-0 consolidando il suo momento di forma smagliante.

Sì, ha segnato di nuovo lui…

Il goal, di per sé già importante, assume una valenza ancora più netta se si pensa che ad assistere il portoghese sia stato Trent Alexander-Arnold, diventato così il miglior difensore assistman della storia della Premier League, con la bellezza di 58 assist a soli 25 anni.

Il vantaggio firmato Jota dura ben poco però, perché allo scadere del primo tempo il centrale irlandese O’Shea svetta su Luis Díaz e con il secondo colpo di testa di giornata buca un Kelleher forse non reattivo al massimo. 

Alla ripresa Klopp fa entrare Elliott per Alexander-Arnold, complice un risentimento muscolare per il terzino con la 66. Un cambio che deciderà poi le sorti della partita: il giovane talentino classe 2003 è sempre più protagonista di questa stagione e mostra segni evidenti di crescita tecnica e non solo, prima fornisce l’assist del 2-1 a Luis Díaz con una palla deviata che il colombiano è costretto a impattare con la testa in tuffo, poi la pennellata per il 3-1 di Núñez, assist che stavolta è tutto suo, reso tale anche grazie alla poderosa frustata dell’uruguaiano.


Con un incredibile bottino di 3 reti su 3 segnate di testa, la partita termina con il risultato di 3-1 per i Reds che riconquistano il momentaneo primato in classifica in attesa della partita da recuperare per il Manchester City.

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Una risposta a “L’importanza del 3”

  1. Avatar Armando

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