Darwinismo

Dopo quasi 100 minuti con il fiato sospeso, la partita tra Liverpool e Nottingham Forest vede i Reds vincitori all’ultimo secondo. 

Quando ormai l’ultima vittoria in campionato contro il Luton Town sembra solo un ricordo lontano, Klopp deve rifare i conti con il campionato, con una trasferta al City Ground e si affida nuovamente al tridente composto da Luis Díaz, Cody Gakpo e Harvey Elliott.

Spiccano, però, grandi ritorni in panchina tra cui quello di Dominik Szoboszlai, Wataru Endō e Darwin Núñez. 

Ecco gli undici titolari schierati da Klopp:

PRIMO TEMPO 

Al fischio d’inizio l’approccio della squadra di casa è sembrato abbastanza chiaro, proponendosi in attacco proprio con uno dei due ex della partita, Divock Origi, che arriva quasi al gol ma il suo tentativo viene respinto dalla difesa.

Il possesso palla del Liverpool, però, riesce subito a dare un cambio di rotta alla gara, con vari tentativi da parte di Díaz, grazie anche anche alla grande intesa con Alexis Mac Allister, che ancora una volta ha dimostrato di avere il pieno controllo del centrocampo. 

Dopo 23 minuti ancora senza goal, arriva un altro tiro potente da parte del Nottingham Forest, stavolta è Elanga a bussare alla porta di Kelleher, ma l’irlandese ancora una volta non si fa sorprendere. 

Il primo tempo si conclude con un risultato di 0-0 in una partita in cui niente sembra scontato date le numerose occasioni avute da entrambe le parti, ma è tutto rimandato ai quarantacinque minuti finali. 

SECONDO TEMPO 

Alla ripresa il Liverpool ci riprova con Andy Robertson che, solo in area, calcia subito verso la porta ma il suo pallone viene respinto in extremis e anche stavolta per i Reds è tutto da rifare.

La combinazione tra il centrocampo e l’attacco scelti da Jürgen Klopp sembra funzionare alla perfezione, tuttavia, ancora nessuno è riuscito a finalizzare tutte le azioni create fino a questo momento. 

Al momento dei cambi, delle facce che non si vedevano da tempo fanno rientro sul campo di gioco, ed è proprio da questo momento che la partita sembra avere una svolta improvvisa.

L’ingresso di Darwin Núñez ha dato totalmente un altro aspetto all’attacco che ora gira molto più facilmente e crea il doppio delle azioni viste prima. Difatti, l’uruguaiano ci prova fino allo scadere dei tempi regolamentari, tirando da fuori ma non trovando ancora la via del goal. 

Otto minuti di recupero e si apre uno spiraglio per i Reds che hanno ancora tutto il tempo per provare a tornare ad Anfield con i tre punti.

È proprio allo scadere del recupero che dai piedi di Mac Allister nasce la magia, un suo cross verso l’area diventa perfetto per Núñez che trova il tempo perfetto per battere Sels e mettere il pallone in porta nell’angolino basso di sinistra. 

Poetry in motion

Il Liverpool l’ha fatto ancora, Darwin Núñez l’ha fatto ancora. L’idolo di Anfield regala una gioia immensa a tutta la tifoseria, segnando un goal pesantissimo, che rappresenta un altro tassello per il traguardo finale, in attesa dei prossimi risultati e delle sfide all’orizzonte. 

Ma anche stavolta Klopp può sorridere, il ragazzo venuto dall’Uruguay in cui aveva creduto tanto si è dimostrato essere più decisivo che mai.


Terminata questa sfida di Premier League, è già tempo di Europa League e si vola a Praga prima di ritornare ad Anfield e sfidare il Manchester City Domenica prossima.

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2 risposte a “Darwinismo”

  1. Avatar Armando
  2. Avatar Fabrizio Speciale

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