L’andata degli ottavi di finale di Europa League è in programma Giovedì contro lo Sparta Praga alle ePet Arena.
È innegabile che la sfida sarà condizionata dall’impegno che il Liverpool avrà Domenica ad Anfield nel super match contro il Manchester City, che di fatto può decidere buona parte delle sorti della Premier League. Le scelte di Klopp riguardo alla formazione, collegate alla lunga lista di infortunati di questo periodo, dovranno guardare quello che è l’impegno settimanale più importante di Domenica.
Lo Sparta Praga è una squadra sicuramente da non sottovalutare, soprattutto tra le mura amiche, dove ha appena eliminato il Galatasaray nei sedicesimi, con una prova di dominio puro che ha ribaltato la sconfitta dell’andata in Turchia. Oltre a quello è comunque la capolista del proprio campionato in cui ha 19 vittorie in 23 partite e una differenza reti di +40.
Insomma sarà un match compilato che però il Liverpool dovrà giocare con una formazione alternativa, come quelle schierate nelle ultime partite, piena di rincalzi e di giovanissimi che hanno dimostrato grandi cose quando chiamati in causa dal comandante tedesco.
Indovinare l’undici titolare è sempre difficile, anche in situazioni normali, figurarsi ora, perciò si va a sensazione e quella dice che inizialmente la squadra non dovrebbe essere troppo diversa dall’ultima vista nella vittoria all’ultimo respiro in casa del Nottingham Forest.
Quindi il solito Kelleher di quest’ultimo periodo in porta, autore per altro di un filotto di grandi partite in cui ha di fatto salvato il risultato finale sia nelle coppe domestiche che in campionato, con davanti una difesa dove a destra dovrebbe esserci il giovane Bradley, ormai pedina di grande spessore nello scacchiere recente, mentre a sinistra ci potrebbe essere spazio per Tsimikas per dare fiato a Robertson, rientrato da poco da un lungo stop.
Al centro della difesa, Klopp ha puntato molto sulla leadership di capitan van Dijk per guidare le nuove leve, alternandogli a fianco Quansah o Konaté, ma l’impegno di Domenica potrebbe determinare la decisione di tenere fuori il totem con il numero 4 e schierare in accoppiata i due marescialli.
Certo, lo Sparta Praga è una squadra che offensivamente può creare parecchi problemi col suo 3-4-1-2 estremamente dinamico, soprattutto nelle ripartenze veloci, con la freccia Preciado a destra e gli inserimenti di Haraslín dalla trequarti, per cui una difesa troppo sperimentale sarebbe rischiosa, visto che in stagione il Liverpool è sempre stata una squadra propensa a concedere occasioni e goal, che in vista della qualificazione potrebbero pesare.
Nella mediana a tre, visti gli acciacchi recenti di Endo, Klopp ha puntato sulla duttilità di Joe Gomez, schierato nell’inedito ruolo davanti alla difesa, in cui non ha demeritato, facendo il compitino, ma senza cadere in errori, per cui vista l’importanza attuale di Endo nell’economia del gioco Reds, è probabile una nuova chiamata per il tuttofare con il numero 2.
Ai suoi lati probabile spazio per Bobby Clark, titolare nelle ultime due e autore di partite di spessore, senza dare mai la sensazione di essere un 19enne appena catapultato nel livello massimo della sua carriera, mentre dall’altra ci potrebbe essere una staffetta fra i due generali del centrocampo, Mac Allister e Szoboszlai, con il secondo che ha giocato un quarto d’ora nell’ultimo match di campionato dopo un mese di assenza.
In avanti la situazione è più intricata, perché Salah ha solo oggi ripreso ad allenarsi completamente, Núñez ha deciso la partita di Nottingham, entrato nell’ultima mezz’ora, ma non è al 100% della forma, mentre Gakpo sembra in calo nonostante le quattro partite consecutive da titolare e Luiz Díaz non ha potuto mai respirare essendo l’unico sano in grado di dare continuità nel tridente.
Per cui la sensazione, soprattutto nell’ottica di giocare contro una difesa a tre e di preservare il più possibile le pedine fondamentali per la partita contro il Manchester City, è che inizialmente potrebbe esserci spazio ancora per Elliott nella parte destra dell’attacco, con l’accoppiata formata da Gakpo e qualche ragazzino nelle altre due posizioni dell’attacco, con Díaz e Núñez pronti ad essere messi nella mischia in caso di problemi nell’andamento del match e per dare a quest’ultimo minuti importanti nelle gambe per rientrare dal primo minuto nel big match di Domenica.
Nell’ottica della qualificazione al turno successivo, obiettivo certo sia della squadra che della società, è fondamentale non farsi mettere sotto dalla dinamicità e dalla velocità dello Sparta Praga, cercando di sfruttare al meglio le occasioni e garantendo un ritorno ad Anfield ideale per conquistare il passaggio ai quarti.
Oltre a questo, l’inerzia di questa partita può dare molto nell’approccio al classic match della Premier League degli ultimi anni, dove il risultato finale può far pendere la bilancia verso il rosso o verso il blu cielo.
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