Il Liverpool commette un pericoloso passo falso nella tana del nemico all Old Trafford di Manchester fallendo nel chiudere una partita da posizione di vantaggio e portando a casa un solo punto.
Klopp manda in campo 11 degli uomini intorno ai quali sono state costruite le vittorie più recenti dei Reds (forte anche di una panchina che sta lentamente andando a ripopolarsi con il tempo e questo è cruciale perché la squadra avrà bisogno di più uomini possibili per la sempre più corta volata finale):
PRIMO TEMPO
La gara si apre con un terribile brivido la gara dal Liverpool che prosegue nella sua pessima abitudine di concedere occasioni d’oro agli avversari nei primi minuti, dopo neanche un giro di lancette dal calcio d’inizio infatti Garnacho si invola verso la porta, mette a sedere Kelleher e insacca ma la rete viene subito annullata per fuorigioco.
Viene poi il turno del Liverpool di minacciare il portiere avversario quando Dominik Szoboszlai, imbeccato splendidamente da un tocco di esterno di Salah calcia a botta sicura ma vede il suo tentativo venire respinto da Onana.
È nuovamente l’ungherese a terrorizzare gli avversari, poco dopo lo scoccare del primo quarto d’ora di gioco è lui a piombare su un cross rasoterra molto pericoloso partito dai piedi di Robertson finendo però per calciare a lato, l’away end però non dovrà attendere ancora molto per gioire, bastano infatti 5 minuti e Núñez prolunga un corner battuto dallo stesso terzino scozzese nella direzione di Luis Díaz il quale conferma il suo ottimo stato di forma girando in porta l’uno a zero.
Il primo tempo prosegue in un assoluto dominio della squadra ospite che costringe per larghi tratti la squadra di casa nella sua metà campo trovando molto spazio sulle fasce e arrivando nei pressi della porta di Onana con grande facilità; l’ex Inter però, con la collaborazione di una generale carenza di cinismo e precisione da parte dei Reds riesce a portare i suoi negli spogliatoi sotto di una sola rete, tra parate e tiri fuori dallo specchio della porta.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre come ogni tifoso del Liverpool temeva, un Manchester United completamente nel pallone capitalizza su un terribile errore del giovane Quansah che in fase di impostazione finisce per regalare la palla a Bruno Fernandes che da distanza proibitiva scavalca Kelleher e insacca un gol che ricorderà a lungo.
La ritrovata parità finisce come prevedibile per destare dal suo torpore uno stadio precedentemente ammutolito facendo trovare delle energie che sembravano perdute agli uomini di Ten Hag che riescono a presentarsi intorno al portiere irlandese del Liverpool con frequenza sempre maggiore, rischiando di mettere la freccia e passare a condurre sempre per mezzo del loro numero dieci che fallisce però nel girare in porta una palla ricevuta da Dalot dopo un ottimo inserimento.
Il beffardo vantaggio dei padroni di casa non si fa però attendere, al sessantaseiesimo è infatti Kobbie Mainoo ad arrivare di gran carriera nell’area del Liverpool sugli sviluppi di una ripartenza e a mettere il pallone ricevuto da Wan-Bissaka alle spalle di Kelleher con una conclusione a rientrare.
Una volta trovato il vantaggio lo United cerca di difenderlo dagli attacchi sempre più insistenti di un Liverpool affamato di punti che prova disperatamente a riprendere il controllo della partita continuando però a fallire nel trovare la rete su azione.
Pochi minuti dopo un erroraccio di Salah però Wan Bissaka sceglie di abbattere il subentrato Elliott, autore di una prestazione molto positiva in uscita dalla panchina, procurando un rigore che il fuoriclasse egiziano trasforma senza troppi problemi nel suo quattordicesimo gol in quindici partite contro lo United spiazzando Onana e dando nuove speranze alla Traveling Kop.
Gli ultimi minuti di regolamentari ed il recupero proseguono con le due formazioni che si scambiano occasioni, prima il Liverpool con Díaz e poi il Manchester United con Antony ma al fischio finale si arriva in perfetto equilibrio.
Si finisce con un Liverpool amareggiato per i due punti persi che regalano nuovamente la vetta all’Arsenal di Arteta atteso ora dall’Aston Villa nel prossimo weekend dopo l’andata di Champions League contro il Bayern Monaco, Klopp e i suoi ragazzi invece aspettano l’Atalanta ai cancelli di Anfield per i quarti di finale di Europa League che saranno seguiti dalla sfida interna al Crystal Palace.
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