Termina 0-3 la gara d’andata tra Liverpool e Atalanta ad Anfield per i quarti di finale di Europa League. Novanta minuti da dimenticare per i Reds che dovranno ora affrontare il Crystal Palace in Premier League prima della gara di ritorno della prossima settimana.
Klopp schiera in campo una formazione con molti cambi, tra cui spicca l’esclusione di Salah, insieme a quella di Luis Díaz, entrambi decisivi negli ultimi match. Scelti, invece, Harvey Elliott e Cody Gakpo. Questi gli 11 titolari:
PRIMO TEMPO
Nonostante la partita del Liverpool inizi in attacco con Darwin Núñez e Alexis Mac Allister, senza risultati, il primo tentativo dell’Atalanta è imminente. Mario Pašalić, ha l’opportunità di sbloccare il risultato al terzo minuto ma Kelleher non si fa sorprendere.
I Reds provano a ricostruire il gioco ma continua ancora a mancare la finalizzazione, quando al 27′ Elliott, calciando una punizione colpisce la traversa.
Il temporaneo 0-0 cambia dopo trentotto minuti, quando un cross di Davide Zappacosta trova Gianluca Scamacca che calcia il pallone nell’angolino basso di sinistra, sbloccando così il match.
Fine del primo tempo e Jürgen Klopp si trova nuovamente in una situazione di svantaggio, dovendo sperare in un cambio di rotta drastico nella ripresa.
SECONDO TEMPO
Alla ripresa subito tre cambi per il tecnico tedesco che sostituisce Jones, Elliott e Tsimikas lasciando spazio agli ingressi di Dominik Szoboszlai, Salah e Robertson.
Malgrado le forze fresche, la gara sembra ferma al punto di partenza, con un Liverpool troppo spento e poco prolifico in attacco e difatti, dopo mezz’ora di gioco Scamacca raddoppia, di fronte ad una squadra che ancora una volta scarseggia difensivamente.
Nonostante un leggero cambiamento dopo l’ingresso in campo di Diogo Jota, gli uomini di Klopp si arrendono totalmente alla gara permettendo all’Atalanta di segnare anche il gol del 3-0, con un gol di Pašalić.
Al fischio finale il risultato vede quindi una sconfitta pesantissima per i Reds.
Sarà una gara dal destino quasi già scritto quella di Bergamo, ma guardando la storia recente di questo club una lezione è chiara: nulla è mai finito fino all’ultimo istante, ogni evento già accaduto conferma che nel calcio non esistono certezze assolute. Questa, perciò, è stata solo una gara di due, dove servirà tanta speranza per archiviare l’ultima prestazione.
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