Durante l’ultimo tango di Jürgen Klopp davanti alla Travelling Kop, un Liverpool senza più nulla da chiedere alla classifica fa visita al Villa Park portando a casa un folle pareggio, conseguito dopo una partita che è andata ben oltre al prevedibile.
Contro dei Villans agguerriti ed intenzionati a portare a casa il prima possibile l’agognata e tanto attesa qualificazione in Champions League, nella sua penultima gara su una panchina di Premier League il manager tedesco ha schierato il seguente undici titolare:
PRIMO TEMPO
Dopo appena 75 secondi di gioco gli uomini in bianco, per l’ultima volta della stagione, si involano sulla fascia con Harvey Elliott che mette in mezzo un pallone apparentemente ai limiti dell innocuo ma che si rivela invece letale a causa di una rocambolesca autorete di Martínez che fallisce nel controllare da subito la sfera, deviata beffardamente da Pau Torres e nel tentativo di fermarla la spinge addirittura in porta con le sue stesse mani mettendo a malincuore la firma sull’uno a zero degli ospiti.
Nei minuti successivi i Villans faticano addirittura ad uscire dalla loro metà campo, complice l’ottimo pressing del Liverpool che porta anche a varie ripartenze discretamente pericolose, ma è proprio su una situazione di contropiede che i padroni di casa riacciuffano la parità grazie ad un destro di prima intenzione di Youri Tielemans partito dal limite dell’area dove il belga ha avuto modo di essere imbeccato da un passaggio arretrato di Ollie Watkins, ottimo nell’attaccare Quansah in situazione di uno contro uno per trovare poi il compagno.
Un altro duello tra i due arriva al diciannovesimo quando il difensore è bravo a murare il suo connazionale imbeccato ottimamente da Bailey in situazione di transizione.
Dopo essere riuscito a resistere ai furiosi sforzi di un Aston Villa galvanizzato dal goal, il Liverpool si distende e va dall’altra parte dove una rapida combinazione tra Díaz Gomez e Gakpo risulta in una rete di quest’ultimo che trovato dall’esterno inglese mette in rete praticamente a porta vuota con un semplice tap-in e dopo un lungo check per due potenziali posizioni di fuorigioco viene lasciato libero di esultare.
Al 35′ la formazione di Emery torna a bussare insistentemente alla porta di Alisson sugli sviluppi di un calcio di punizione è di nuovo Leon Bailey a spaventare i Reds con un pallone rasoterra che passa sotto alle braccia di Alisson, Diego Carlos tocca ma non riesce a deviare la sfera all’interno della rete a quel punto indifesa e finisce anche per mettere fuori causa Watkins.
Sette minuti dopo è invece Diaby a sprecare clamorosamente una splendida palla di Josh Mcginn, autore di un’ottima prestazione, calciando altissimo a tu per tu con Alisson.
Il primo tempo si conclude quindi sul punteggio di 2-1 per la squadra del Merseyside.
SECONDO TEMPO
Due giri di lancette dopo l’inizio della seconda frazione Gakpo si guadagna un calcio di punizione che Elliott batte mettendo una palla meravigliosa sulla quale arriva Jarell Quansah che con uno scatto imperioso la fa sua spedendola all’angolino alto della porta avversaria raddoppiando il vantaggio dei suoi, coronando una solidissima prestazione.
Al cinquantaduesimo l’Aston Villa sfrutta la linea altissima degli ospiti e si invola verso la porta con Leon Bailey che serve Watkins per il tre a due, ma il giamaicano era partito da posizione di offside e la rete viene annullata, passano solo pochi istanti e il Liverpool rischia di pagare a caro prezzo un errore in fase di impostazione commesso da Alisson ma la squadra di Birmingham spreca di nuovo.
Passano sei minuti e una delle reti di Villa Park si gonfia di nuovo stavolta si tratta di quella difesa da Martínez ma la bandierina dell’assistente si alza nuovamente impedendo la nascita di un dibattito su chi fosse l’autore del gol tra Salah e Elliott i quali si erano entrambi avventati sulla sfera colpendola quasi in stereofonia.
Nei minuti successivi il Liverpool mantiene il pallino di gioco prendendo però sempre l’occasionale spavento, che arriva ad esempio con un tiro rasoterra molto forte del subentrato Zaniolo che Alisson riesce però a neutralizzare.
A circa un quarto d’ora dalla fine c’è spazio anche per una quadrupla sostituzione con l’ingresso in campo di Szoboszlai, Gravenberch, Jones e Núñez. A sei minuti dal novantesimo Alexis Mac Allister perde però un pallone estremamente sanguinoso che Jhon Durán ha tutto il tempo di scagliare in rete dopo una finta, Darwin Núñez prova due volte a ristabilire il doppio vantaggio, prima con un tiro dalla distanza parato e poi con una rete segnata in seguito ad un inserimento invalidato però da un fuorigioco, pochi istanti dopo l’offside segnalato dal guardalinee Diaby si lancia in percussione e indirizza la sfera nella direzione di Durán che riesce misteriosamente a spedirla in rete con una fortunosa deviazione da fuori area che scavalca Alisson ristabilendo l’equilibrio nel punteggio.
È sempre Diaby in pieno recupero a ritrovarsi sui piedi la palla del potenziale vantaggio ma il portiere ex Roma gli dice nuovamente di no.
Si chiude quindi in pareggio l’ultima trasferta britannica di Jürgen Klopp che adesso è atteso ad Anfield per quello che sarà sicuramente uno dei momenti più emozionanti della storia di questo club, nella partita casalinga contro il Wolverhampton di Gary O’Neil che come i Reds non ha ormai più nulla da chiedere alla classifica.
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