Il Liverpool raggiunge il quarto turno di Carabao Cup senza molti problemi, strabattendo il West Ham per 5 reti ad 1.
Per la formazione, Slot schiera solo Diogo Jota di un ipotetico undici titolare, e Chiesa atteso con il fremito della curiosità dal popolo di Anfield; il resto in panchina, a scaldarsi nei piumini. Questi, dunque, i titolari:
PRIMO TEMPO
Ad Anfield sembra una sera novembrina, più che di fine Settembre. Fa freddo e quel freddo diventa subito gelo, quando Quansah infila maldestramente Kelleher, mia-tua con un Endo arruffone per tutto il match, dopo ventuno minuti di sbadigli, e porta avanti i londinesi con le più classiche delle autoreti. Qualche mugugno, causa la solita amnesia che al primo attacco degli avversari trova i Reds in bambola.
Si diceva di Diogo Jota e di Chiesa. Il pari immediato lo confezionano loro, con il nuovo acquisto in spolvero con una delle sue azioni tambureggianti e il tocco per Jota che fa comodamente uno a uno.
Il primo tempo scivola via lemme lemme. E nessuno potrebbe immaginare quello che accade nella ripresa.
SECONDO TEMPO
Anfield diventa un camino con lingue di fiamma altissime accese dai ceppi scoppiettanti delle giocate di un Liverpool versione olandese. Sontuosa la giocata sull’asse Jones-Gakpo-Jota (ancora lui a levare i Reds dalla graticola del pericolo bianco malva), con il portoghese che tocca deliziosamente in rete da dieci metri sul palo lontano per donare il vantaggio ai padroni di casa.
Girandola di cambi al 60′: Antonio, entra a dare peso nei londinesi, e man forte ad un Summerville spina nel fianco della difesa in rosso. Mac Allister prende il posto di un trafelato ma magnifico Diogo Jota, Salah sostituisce Chiesa. Kelleher si guadagna il sei in pagella con un paio di interventi sbrogliatutto, Lopetegui si prende un giallo protestando per due interventi prima di Gomez e poi di Tsimikas a suo dire con braccio prima e mano poi, quindi si scatena l’uragano rosso.
Innanzitutto, Salah sotto misura risolve una querelle da palla avvelenata con un sinistro che spacca porta sotto la traversa: è 3-1 Liverpool.
Arriva il 76′ e Álvarez si fa buttare fuori scioccamente protestando vivacemente per gli episodi nell’area Liverpool, essendo già stato ammonito. E poi arriva Gakpo con due traccianti assai simili per esecuzione che affondano gli Hammers, infliggendo loro un passivo troppo severo.
Cinque a uno è il risultato finale. Il West Ham, al prossimo incrocio nella coppa di lega con i Reds, assolderà prefiche per un preghierone di massa.
Cinque a uno fu anche nei quarti della medesima coppa nello scorso anno. Reds avanti nella difesa del titolo. In gran salute. Con in campo le seconde linee. Su tutti Curtis Jones, apparso rinfrancato, Chiesa versione turbine, Bradley oramai veterano, e Gakpo cui evidentemente in una notte di Giugno è apparso in sogno Rob Rensenbrink, compianta favolosa ala olandese sul finire degli anni ’70, del quale l’esterno dei reds, appare sempre più emulo.
La sconfitta contro il Nottingham Forest, con le sue perplessità, appare lontanissima. Sabato alle 18:30 ne sapremo di più: si va a casa del Wolverhampton.
Per il momento, il Liverpool si gode Diogo e la sua lampada.
Lascia un commento