Non è una finale di Champions League, non è una sfida da dentro o fuori ma è un Liverpool – Real Madrid affascinante e carico di significato, quello che andrà in scena Mercoledi sera nella meravigliosa cornice di Anfield.
Next up… Real Madrid at Anfield ✨ #UCL pic.twitter.com/8gijMKI4aa
— Liverpool FC (@LFC) November 26, 2024
Il match valido per la quinta giornata della fase a gironi di Champions League vede le due squadre sfidarsi con due stati d’animo opposti. Il Real Madrid – campione in carica – si gioca molto nella trasferta inglese, consapevole che in questa fase i bonus sono praticamente finiti. Dovrà sfoderare una prestazione all’altezza della squadra che in Europa sta dettando legge con 5 vittorie nelle ultime 10 edizioni della Champions League.
Il momento non è dei più felici in casa Madrid, con una prima parte di stagione profondamente segnata dall’umiliante 0-4 subito per mano del Barcellona un mese fa. Appena 6 punti in 4 partite di Champions con due vittorie e due sconfitte per un rendimento europeo sicuramente al di sotto delle aspettative. Ancelotti dovrà fare i conti con un’infermeria sempre più piena: oltre ai lungodegenti Carvajal, Militão, Alaba, Tchouaméni e Rodrigo anche Vinicius Jr. non sarà della partita a causa di una lesione al bicipite femorale rimediate durante il riscaldamento del match del Municipal de Butarque del weekend contro il Leganés. Guai a sottovalutare l’orgoglio e la qualità dei giocatori che saranno in campo come Modrić, Mbappé o Jude Bellingham. In difesa quindi probabile la conferma di Valverde nel ruolo di terzino destro con Lucas Vázquez che ha strappato la convocazione in extremis e non dovrebbe essere rischiato dal primo minuto.
Arne Slot sat down with the media to preview tomorrow night's #UCL fixture against Real Madrid ⤵️
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Nonostante i numerosi infortunati, il Real Madrid ha assunto negli ultimi anni il ruolo di bestia nera del Liverpool riuscendo nell’era Klopp ad avere la meglio spesso e volentieri come nelle due finali vinte a Kiev e a Parigi o come nell’ultimo scontro tra le due squadre del Marzo 2023 dove le Merengues si imposero con una doppia vittoria negli ottavi di finale in quello che è stata l’ultima apparizione del manager tedesco in Champions League.
Servirà quindi la migliore versione del Liverpool di Slot per allontanare lo spauracchio Real Madrid in quella che si prospetta come la settimana più importante della prima parte di stagione. Il percorso dell’allenatore olandese in questa sua prima stagione ad Anfield è semplicemente sbalorditivo, con 16 vittorie in 17 incontri fino ad ora.
I Reds intanto primeggiano con merito anche in questa “strana” classifica di Champions League e quindi si apprestano ad accogliere il Real Madrid con i galloni da capolista che con un’altra vittoria potrebbe garantire un posto tra le prime 8.
Arne Slot has provided an injury update ahead of tomorrow night's #UCL tie with Real Madrid ⤵️
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Alla ripresa del campionato Slot ha gestito bene il lungo rientro dalle rispettive nazionali di Luis Díaz e Mac Allister entrati a gara in corso nella trasferta nel sud d’Inghilterra. Difficilmente sarà del match Alexander-Arnold, con Diogo Jota ancora ai box e Alisson che potrebbe fare il suo ritorno in campo verosimilmente nel big match di domenica contro il Manchester City. Possibile quindi che l’allenatore olandese riproponga l’attacco leggero con Gakpo riferimento centrale e Díaz e Salah ai lati mentre in mezzo al campo è probabile la presenza dal primo minuto di Mac Allister al fianco dell’insostituibile Gravenberch. Ballottaggio tra Szoboszlai e un Curtis Jones molto in palla nelle ultime apparizioni per la maglia da vertice alto del centrocampo mentre in difesa al posto del numero 66 pare scontata la presenza di Conor Bradley.
Nonostante i vari dubbi contrattuali di alcuni interpreti, è una stagione che potrebbe però nascondere soddisfazioni per Slot e i suoi che stanno viaggiando al ritmo da crociera e adesso si giocano il primo big match europeo in casa contro il tabù Real Madrid, e con la prospettiva e la speranza di sfilare la corona dal trono di Guardiola prima e Ancelotti poi.
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